L’Abruzzo, una regione che offre un patrimonio naturale, artistico e culturale di grandissimo valore, ospiterà dal 26 al 28 luglio la tredicesima edizione del Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce” presso il comune di Pescasseroli (AQ), nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.
L’evento, dedicato al grande filosofo nato nel 1866 proprio a Pescasseroli, premia dal 2005 gli scrittori più meritevoli. Ogni anno in piazza Umberto I si riunisce una articolata e qualificata giuria di esperti per selezionare i migliori libri di narrativa, saggistica e letteratura giornalistica. Il Premio nel tempo è stato capace di attrarre numerose case editrici e animare la scena culturale, coinvolgendo centinaia di scuole che partecipano nelle giurie popolari oltre ad adulti di università popolari, detenuti carcerari e alcune associazioni culturali.
L’evento è l’occasione per godersi un weekend tra le bellezze di Pescasseroli. La cittadina, principalmente conosciuta come meta invernale grazie alla presenza di moderni impianti sciistici, oltre ad offrire numerose possibilità per una vacanza sulla neve è anche il centro più importante del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Per scoprire le attrattive naturali di questo borgo, basta godersi una tranquilla passeggiata tra le sue viuzze e i tipici edifici in pietra e avventurarsi in percorsi di trekking tra gli itinerari naturalistici all’interno del Parco. Chi vuole concedersi una pausa culturale, può visitare Palazzo Sipari, l’edificio di famiglia di Benedetto Croce. Durante il tour le guide della Fondazione Sipari accompagnano i turisti in un viaggio nel passato ottocentesco tra arredi d’epoca e oggetti appartenuti alla famiglia del filosofo e illustrano le vicende che, con il contributo di Benedetto Croce, portarono alla fondazione del Parco Nazionale d’Abruzzo.
La manifestazione si apre giovedì 26 luglio alle 17 con il convegno dal titolo “A 50 anni dal ’68, caduto per sbaglio, sui nostri vent’anni” con l’intervento del giornalista Giampiero Mughini e il docente Alberto De Bernardi dell’Università di Bologna; venerdì 27, alle 17, è previsto invece il dibattito coordinato dalla Dott.ssa Paola di Salvatore dell’Autorità di Gestione dell’Ipa Adriatic dal titolo “La politica di Coesione Europea, azioni integrate per uno sviluppo territoriale del mezzogiorno” e, alla sera dalle 21, è in programma il dibattito coordinato dalla saggista e scrittrice Dacia Maraini “A quarant’anni dalla legge Basaglia”.
Sabato 28 luglio, la giornata conclusiva inizia alle 10 con l’intervento della Professoressa Alessandra Tarquini e lo storico Lucio Villari, fratello di Rosario Villari, a cui è stato dedicato il Premio alla Memoria di quest’anno e prosegue alle 17 con la Premiazione. La cerimonia, coordinata da Dacia Maraini, premia per la sezione narrativa, Massimo Bubola con il libro “Ballata senza nome” che narra uno scorcio della Prima Guerra Mondiale; per il giornalismo letterario, Flavia Piccinni con “Bellissime”, il libro denuncia che svela cosa si nasconde dietro ai dei concorsi delle baby-miss; e per la saggistica, Annacarla Valeriano con l’opera “Malacarne“, ambientata nei manicomi degli anni del regime fascista. In chiusura Marta Herling, nipote di Benedetto Croce, intervista Elisabetta Sgarbi, la fondatrice della casa editrice La Nave di Teseo, e il saggista Gianluigi Simonetti, per parlare del futuro dell’editoria italiana.