Un video diventato subito virale, filmato sulla spiaggia di Licola, dove di recente tra i bagnanti è apparso un animale piuttosto vistoso che ha attirato la curiosità dei tanti presenti suscitando reazioni diverse e contrastanti.
Qualcuno ha pensato che si trattasse di un topo, un bambinolo ha definito un “leone marino”, in realtà è una nutria, un mammifero roditore originario del Sudamerica. Tantissimi gli utenti che sui social hanno difeso a spada tratta il mammifero.
Una specie semi-acquatica che vive in acquitrini, rive dei laghi e corsi d’acqua lenti. Sebbene preferisca acqua dolce e fresca, alcune popolazioni delle isole cilene vivono in acque salate o salmastre. Costruisce piattaforme di vegetazione dove si nutre e si cura la pelliccia. Utilizza tane di altri animali come rifugio, oppure scava sistemi di cunicoli che variano da semplici tunnel a complessi di camere e passaggi che si estendono per oltre 15 metri.
Traccia anche percorsi nell’erba alta e può allontanarsi fino a 180 metri dai rifugi. La maggior parte del suo tempo lo passa a nuotare o brucare le piante acquatiche. Le nutrie possono rimanere in immersione anche per più di 10 minuti.
Si nutre principalmente di parti vegetali, tra le quali preferisce le radici, i tuberi e i rizomi.
In Italia, negli ultimi anni, si è registrato un notevole incremento di nutrie, principalmente in pianura padana, lungo la costa adriatica dal corso del fiume Brenta in Veneto, nel Rio Ospo, vicino a Muggia in Friuli-Venezia Giulia fino all’Abruzzo e sul versante tirrenico settentrionale e centrale del Lazio. Presenze localizzate si erano già registrate in Italia meridionale, nell’alta Campania, in Sicilia e Sardegna.
La nutria viene presa come bersaglio dai cacciatori per la sua pelliccia e in alcune regioni anche come fonte di cibo.
Predilige scavare tane negli argini che presentano inclinazioni superiori ai 45 gradi, quindi strutturalmente instabili. Le vengono spesso attribuiti danni a dighe e sistemi di irrigazione e viene incolpata di provocare esondazioni.
La nutria è considerata un animale invasivo poiché fa irruzioni in risaie, la sua alimentazione è infatti principalmente costituita da vegetali acquatici. Difficilmente si allontana oltre 4 metri dal corso d’acqua e quindi non rappresenta un rischio per le colture terrestri.
Alcuni stati hanno intrapreso attività di eradicazione nel proprio territorio, senza per altro ottenere risultati definitivi. Per queste ragioni, la nutria è inserita nell’elenco delle 100 specie invasive più dannose al mondo.
In sostanza, di certo, era la nutria apparsa sulla spiaggia di Licola ad avere più motivi per temere la presenza dei tanti bagnanti che l’hanno accerchiata e non il contrario!