Proprio in questi giorni ricorre il quarto anniversario della nascita di uno dei luoghi di ristoro ed intrattenimento più quotati e gettonati di Pomigliano D’Arco, oltre che dell’intero entroterra vesuviano.
E’ tempo di bilanci, dunque, per Antonio Ceruti, il “papà” del The Kilt pub, lo scottish pub in via Leopardi n°4 che ha introdotto un new concept di ristorazione informale tra gli avventori vesuviani, all’indomani di un traguardo chiaramente significativo e tutt’altro che scontato in un’era incerta come quella contemporanea.
“Il 19 Giugno 2014, inaugurando il “The Kilt Pub” – spiega Antonio Ceruti – ho visto concretizzarsi un pallino che mi era nato anni fa, negli anni in cui frequentavo l’università e con gli amici eravamo soliti trascorrere interminabili serate in uno scottish pub del Vomero. Proprio in quegli anni in me maturò il desiderio di realizzare un locale di quel tipo tutto mio.
La ristorazione informale, quindi il modello ristorativo che ho riprodotto e che propongo nel mio locale, si è evoluta molto negli anni, quindi il mio obiettivo era creare un’offerta che si discostasse da quella tipica del classico pub, oltre che giungere a creare l’ambiente “casalingo” e molto caldo che si respira tra le mura del “The Kilt”. Non a caso, il nostro slogan è “la tua casa lontano da casa”, frase, tra l’altro, pronunciata da un cliente affezionato del nostro locale.
Quattro anni fa, quando ho iniziato a lavorare per concretizzare il mio sogno, il locale era uno spazio vuoto da forgiare a immagine e somiglianza di un obiettivo: quello di riprodurre un contesto che oltre al forte richiamo alle tradizioni e alle suggestioni scozzesi, trasmettesse un senso di familiarità e calore ai nostri clienti.
Il design del locale è frutto del lavoro di diversi mesi, vissuti lavorando a braccetto con l’architetto che ci ha aiutato a creare questa nuova realtà. L’intento da perseguire era quello di catapultare i clienti in un mondo realmente scozzese, dai dettagli dell’arredamento alla presenza dei prodotti originali della Scozia all’interno del menù, come, ad esempio, le carni. Per poter riprodurre in maniera fedele e non banale lo stile scozzese, io e l’architetto siamo stati in Scozia per circa 15 giorni, a caccia delle suggestioni, dei dettagli e delle sfumature che hanno contribuito a creare il clima che si respira al “The Kilt Pub”.
E’ stato bello partire da zero, perchè ho potuto seguire tutti i lavori dal principio. Per questo, più che un’attività imprenditoriale, questo locale lper me rappresenta un vero e proprio figlio.
Tirando le somme, dopo questi primi quattro anni di attività, posso ritenermi più che soddisfatto: le mie aspettative sono state quasi tutte raggiunte, ma non voglio crogiolarmi sugli allori, guai a sentirsi già arrivati, non voglio mai smettere di continuare a prefiggermi obiettivi da perseguire. Abbiamo ottenuto un ottimo riscontro da parte dei clienti che hanno frequentato abitualmente il locale nel corso di questi quattro anni e per i quali il “The Kilt” rappresenta una vera e propria famiglia e questo li porta a venire qui a trascorrere la serata anche più volte a settimana. Pomigliano D’Arco in questi 4 anni è stato un territorio che ha fatto registrare un autentico boom della ristorazione di tutti i tipi. Nonostante ciò, abbiamo preferito restare fedeli al nostro progetto, finalizzato a dare un’accoglienza familiare ed informale al cliente, oltre ad un certo tipo di servizio e di offerta, in termini di prodotto, senza tralasciare la presenza di prodotti ricercati che difficilmente un cliente può trovare altrove, in termini di food&beverage, come ad esempio, la grossa richiesta e offerta di rhum e whisky vantata dal “The Kilt”.
Dal nostro menù trapela una ricercata cura del food, dalle carni scozzesi ai diversi piatti originali e ricercati. Una cura che ricerchiamo anche nella qualità e nell’esposizione dei piatti.
Il mercato e i vari trend che si alternano, ci spronano a fare sempre meglio, tant’è vero che nei progetti a breve termine è in programma il restyling del menù. Verranno introdotte pietanze che strizzano l’occhio all’America, in primis carni e salse, quindi due capisaldi della cucina americana che vanno riconosciuti come autentici fiori all’occhiello di questa cultura gastronomica che fonderemo con la nostra filosofia culinaria per proporre piatti qualitativamente sempre apprezzabili e ricercati, senza perdere di vista le tendenze del momento. Il nostro obiettivo è non smettere mai di creare proposte gastronomiche interessanti.
Dopo l’estate, inoltre, ripartiremo con le serate live e con dei nuovi giochi interattivi che introdurranno nuove modalità d’intrattenimento. Il sogno che ci auguriamo di realizzare, a lungo termine, invece è quello di riuscire ad inaugurare tanti “kiltini” in giro per il mondo!“