La scorsa notte, nel Rione De Gasperi di Ponticelli, si sono registrati attimi piuttosto concitati, nei pressi dell’isolato 3, uno degli ormai noti arsenali della droga che ancora esistono e resistono in quella che un tempo fu la roccaforte del clan Sarno.
Nei pressi della famigerata “salumeria di Angelone”, quindi nei pressi dello spiazzale che porta alla strada che poi converge verso l’ingresso del rione, intorno alle 5 di mercoledì 27 giugno, urla disumane hanno squarciato il silenzio della notte.
I residenti in zona, così come abbondantemente denunciato già un anno fa, sono ormai abituati a sopportare schiamazzi ed urla che si protraggono fino all’alba, frutto del via vai di tossicodipendenti che accedono ai supermercati della droga del Rione De Gasperi per rifornirsi.
Talvolta, gli ospiti del rione in stato di ebrezza, si lasciano andare a reazioni spropositate o innescano risse, in altri casi sono i gestori delle piazze che li pestano selvaggiamente, perchè pretendono che gli venga rilasciata la dose di stupefacente o più dosi, anche se non dispongono del quantitativo di denaro necessario per acquistarle o vengono malmenati per zittirli e contenerli, proprio perchè troppo chiassosi e molesti.
Il pestaggio avvenuto stanotte, però, non si colloca in questo genere di scenario, ma in tutt’altro contesto.
I residenti in zona, tra cui molti lavoratori onesti per i quali, di lì a poco sarebbe suonata la sveglia per andare a lavorare, sono stati svegliati di soprassalto da urla disumane che giungevano dalla strada.
A finire nel mirino di 4-5 persone non identificate, F.C., 40enne imparentato con i Sarno ormai passati dalla parte dello Stato, attualmente detenuto agli arresti domiciliari, e che inspiegabilmente si trovava in strada a notte fonda.
Il 40enne sarebbe una delle reclute del supermarket della droga che da anni rifocilla le casse dei padroni delle piazze dell’isolato 2 e 3.
L’uomo, stando a quando urlavano i residenti in zona, sarebbe stato selvaggiamente pestato dal “dal sistema di Ponticelli”.
“Mò glielo diciamo…Non vogliamo sapere più niente… la droga se la vendono loro… ci siamo sfastriati, non le vogliamo queste responsabilità”, queste alcune delle frasi urlate dai picchiatori mentre inveivano contro il 40enne.
Alcuni residenti in zona sono scesi in strada, allarmati dalle urla disumane, per soccorrere l’uomo e per allertare il capo della piazza che, però, non è giunto sul posto,guardandosi bene dall’intromettersi nella faccenda.
Nessuna segnalazione è giunta alla forze dell’ordine.
Le piazze di spaccio dell’isolato 2 e 3, oggetto di un recente servizio giornalistico di approfondimento del TgR Campania, sono tra le più quotate dell’intera periferia orientale di Napoli e ormai rinomate per gli ingegnosi escamotage che i gestori sistematicamente attuano per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Dalla droga nascosta nei fili della luce e sotto le mattonelle delle scale dei palazzi, senza tralasciare le bottiglie di profumo, le botole e i nascondigli più ingegnosi, i mercenari della droga del Rione De Gasperi, da anni, riescono a passarla liscia, perfino al cospetto dei controlli effettuati con l’ausilio dei cani antidroga.
Eppure, i segni inconfutabili dell’esistenza di quel business ci sono eccome: dalle processioni incessanti di tossicodipendenti che giungono in pellegrinaggio da diversi quartieri e comuni partenopei e che si protraggono fino all’alba, senza tralasciare proprio il modus operandi così rumoroso e molesto di chi è a capo dell’attività di spaccio.