“Remove the frame”, rimuovi la cornice, questo il leitmotiv del Pompei Pride 2018, ideato dal giovane artista pompeiano Nello Petrucci e prodotto da Arcigay Napoli.
Lo spot, girato nel Parco Archeologico di Pompei, ha per protagonisti la gente comune, l’eliminazione di ogni tipo di barriera e Ciro Cascina, uno dei protagonisti del movimento di liberazione omosessuale già dai lontani anni ’70. E’ lui che coinvolge turisti e cittadini a “rimuovere la cornice” di pregiudizi fino a cedere all’esplosione di gioia e libertà che rievoca il senso dell’orgoglio, del “pride”.
Lo spot, che intende esprimere la necessità di superare e infrangere tutti i pregiudizi che limitano le nostre personalità e la nostre identità per andare oltre i perimetri e le convenzioni sociali che ci ingabbiano, ha già ricevuto il sostegno di volti noti del mondo dell’arte, dello spettacolo e del cinema e tanti altri saranno pronti al sostegno del Pompei Pride, in programma il prossimo 30 giugno.
Gli organizzatori del Pride in programma a Pompei spiegano così l’idea alla base del cortometraggio: «Lo spot è stato girato nel Parco Archeologico di Pompei, nel foro della Pompei romana, grazie al supporto del prof. Osanna e del Parco Archeologico di Pompei. Protagonista è la gente comune, la stessa gente del vesuviano che, di giorno in giorno, sta facendo crescere l’attesa per l’evento del prossimo 30 giugno. E protagonista è anche la gioia e la voglia di eliminare ogni tipo di barriera, pregiudizio e perimetro: ogni tipo di cornice».
L’idea è semplice quanto diretta. «Lo spot – continuano gli organizzatori del Pompei Pride – intende esprimere la necessità di superare e infrangere tutti i pregiudizi che limitano le nostre personalità e la nostre identità per andare oltre i perimetri e le convenzioni sociali che ci ingabbiano. Gabbie che, delimitando le nostre libertà, inibiscono profondamente la nostra autentica umanità. La gabbia, il perimetro, è rappresentata visivamente da una cornice che il protagonista dello spot, Ciro Ciretta Cascina, anima del movimento di liberazione omosessuale italiano già dagli anni ’70, rimuove simbolicamente coinvolgendo cittadine e cittadini in visita nel parco archeologico, fino ad una esplosione collettiva di gioia e libertà che rievoca il senso del Pride, la giornata dell’orgoglio di essere se stessi tra la propria gente».