Sono ore cariche di dolore ed incredulità, quelle che si respirano a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli, dove appena 3 giorni fa si è celebrato il funerale di Anna Paudice, la 17enne deceduta dopo una settimana di agonia, all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era giunta in condizioni disperate in seguito ad un grave incidente stradale, avvenuto la notte del 29 maggio a Torre del Greco. Anna viaggiava a bordo di una moto, guidata dal suo fidanzato, un 22enne di Ercolano che non ha rispettato lo stop, andandosi a schiantare contro un autobus. Troppo gravi i danni cerebrali riportati dalla giovane che avrebbe compiuto 18 anni ad agosto, tant’è vero che i medici le avevano dato ‘1% di possibilità di salvezza.
Al Cardarelli, all’alba di martedì 12 giugno, sono giunti altri due giovani di Ponticelli, di 17 e 18 anni, rimasti coinvolti in un grave incidente avvenuto nella notte in via Mastellone, la strada che congiunge i quartieri Ponticelli e Barra, nei pressi del cimitero di Barra.
Ad avere la peggio, Luigi Borrelli, 18 anni compiuti il mese scorso, che era seduto sul sedile anteriore lato passeggero del furgoncino rimasto coinvolto in un incidente le cui dinamiche sono ancora da accertare. I tre giovani sono sbalzati al di fuori dell’abitacolo, sfondando il parabrezza. Luigi è morto sul colpo, controverse, invece, le notizie relative alle condizioni del giovane alla guida del veicolo e dell’altro passeggero.
Studente dell’istituto alberghiero IPSAR Cavalcanti di San Giovanni a Teduccio, Luigi temeva la bocciatura e negli ultimi mesi aveva deciso di impegnarsi negli studi pur di non perdere l’anno scolastico. Non voleva sprecare tempo, di questa vita che gli è stata scippata troppo in fretta Luigi non voleva perdere nemmeno un istante. Tifosissimo del Napoli e con una gran fissa per i capelli, Luigi si sistemava il ciuffo tutte le volte che passava davanti ad uno specchio.
Solare, allegro e beneducato, forte di una maturità che andava ben oltre i suoi 18 anni, Luigi cullava il sogno di una vita normale: terminare gli studi, trovarsi un lavoro e una brava ragazza, spesso diceva che con i tempi che corrono è difficile trovarne una con la testa sulle spalle e capace di garantire una relazione stabile e duratura.
Secondo di tre figli, aveva una sorella maggiore e un fratello minore, il mese scorso aveva avuto il regalo che tanto desiderava per i suoi 18 anni: una festa in un locale di Aversa affiancato da amici e parenti. Benvoluto da tanti coetanei, Luigi era un giovane leale e generoso che credeva molto nell’amicizia, sempre disponibile con tutti e disposto a farsi un quattro per un amico vero, legatissimo alla famiglia e a dei valori che agli occhi di molti giovani di questa generazione appaiono superati e fuori moda.
Luigi ha lasciato nei cuori delle persone che lo hanno vissuto, conosciuto o anche solo incrociato, un segno che difficilmente sbiadirà. Per questo la notizia della sua morte ha gettato nuovamente nello sconforto l’intero quartiere.