Un pomeriggio particolarmente rovente e non solo per le temperature elevate, quello andato in scena giovedì 31 maggio a Ponticelli, dove si è svolto un incontro-dibattito al quale hanno aderito esponenti della politica locale e un nutrito gruppo di cittadini.
Il tema oggetto di interesse ed attenzione di cui si è discusso presso l’Associazione “Leonardo Da Vinci”, sede del comitato civico di Ponticelli “Uniti si vince”, è uno dei sentiti tra gli abitanti di Napoli Est: l’impianto di compostaggio che sorgerà in via Domenico De Roberto, nella zona industriale della città dove, tra le tante cose, è già presente l’impianto di depurazione.
All’incontro, voluto dai cittadini per attingere informazioni esaustive in merito ai pro e i contro che l’impianto di compostaggio è destinato ad introdurre nelle vite degli abitanti di Napoli est, hanno partecipato il vicesindaco di Napoli, Raffaele del Giudice, i consiglieri comunali DemA Francesco Vernetti e Luigi Felaco, il consigliere comunale del Movimento 5 stelle, Matteo Brambilla, e l’ingegnere Vincenzo Caprioli che ha illustrato alcuni dati relativi all’inquinamento ambientale di Ponticelli.
Nonostante il tema sia ricorrente da più di tre anni, molti cittadini non hanno ancora ben chiaro cosa sia un impianto di compostaggio: un processo di trasformazione della frazione umida dei rifiuti – avanzi di cucina – in terriccio o compost.
Del Giudice ha definito quello di Ponticelli un “mini-impianto”, di tutt’altra opinione Brambilla che ha parlato di “impatto, per unità di superficie, pesante”.
Due posizioni agli antipodi che hanno fornito pareri discordanti in relazione a diversi dati. Uno dei pochi temi sui quali sia la politica DemA che quella pentastellata sono d’accordo è la necessità di introdurre quanto prima la raccolta differenziata a Ponticelli, attualmente svolta solo da alcuni parchi, mentre la maggior parte della cittadinanza è ancora abituata a gettare tutti i rifiuti in un unico sacchetto. Il deficit economico del comune di Napoli, unitamente alla disinformazione della cittadinanza, fin qui, – secondo quanto affermato da Del Giudice – avrebbero rallentato il decollo della differenziata nel quartiere più densamente popolato del capoluogo campano.
L’eventuale dispersione di materiale inquinante e maleodorante, i problemi in termini di viabilità che il via vai di camion potrebbe arrecare: questi i due aspetti che preoccupano maggiormente la cittadinanza, rassicurata da Del Giudice, messa in allerta da Brambilla.
I toni del dibattito si sono particolarmente accesi quando hanno preso la parola alcuni rappresentanti del comitato “no inceneritori – no biodigestore a Napoli est” che hanno esposto anche uno striscione in segno di protesta. Inviperiti ed esasperati dal clima invivibile che stanno letteralmente respirando, grazie alla presenza del depuratore e non solo, in quanto nell’area in cui sorgerà l’impianto di compostaggio – così come ha ricordato anche Matteo Brambilla – si registrano già diverse problematiche ambientali.
I cittadini di Ponticelli, dal loro canto, hanno più volte evidenziato una serie di perplessità e di criticità: il caos sul fronte viabilità e parcheggi selvaggi, al quale fa eco la latitanza della polizia municipale; il degrado, il disagio sociale, la scarsa sicurezza, l’assenza di “good news”, ovvero, di progetti volti a riqualificare e rilanciare le sorti del quartiere. Una situazione compromessa, frutto di 50 anni di politica più intenta a disfare piuttosto che fare.
I ponticellesi si dicono stanchi di ascoltare bei discorsi, ricchi di buone intenzioni e promesse che lasciano il tempo che trovano e ribadiscono di voler vedere fatti concreti da parte dell’amministrazione, perchè è di questo che ha bisogno il quartiere che attualmente vive uno dei momenti di più forte declino della sua storia.
L’incontro-confronto tra istituzioni e cittadini è senz’altro servito – come ha affermato lo stesso vicesindaco di Napoli – a lasciar emergere un errore di partenza compiuto dall’amministrazione durante la fase di progettazione dell’impianto di compostaggio: aver messo davanti al fatto compiuto la cittadinanza, invece di intavolare questo genere di incontro prima, affinchè potesse essere una decisione partecipata e condivisa e non un’imposizione da accettare, così come l’hanno vissuta ed interpretata gli abitanti di Napoli Est. Dunque, l’auspicio dei cittadini è che il vicesindaco Del Giudice mantenga la parola data e che quello avvenuto lo scorso 31 maggio sia solo il primo di una serie di incontri volti a protrarre un dialogo tra politica e popolo, affinchè le richieste e i disagi dei residenti in zona vengano ascoltati e presi in carico.
Acquisito che l’impianto si farà e dopo aver ascoltato con attenzione le parole di Del Giudice, la maggior parte dei ponticellesi ha sciolto i dubbi giungendo alla conclusione che l’impianto di compostaggio è una scelta all’avanguardia inevitabile, se si vuole realmente risolvere il problema dei rifiuti, questa consapevolezza, però, ha risvegliato un’altra forte ed imprescindibile necessità: quella di affiancare ad un intervento che individua in Ponticelli l’area nella quale far convergere i rifiuto organici da smaltire, una serie di azioni volte a riqualificare il quartiere, rendendolo credibile e vivibile soprattutto come luogo dove regna uno stile di vita dignitoso e decoroso.