“Volevo ringraziare di cuore tutti gli amici e colleghi che mi hanno dimostrato solidarietà, quella vera, in un momento di lavoro che avrebbe dovuto essere ludico. Certo mi sarebbe piaciuto tornare a casa e raccontare di essermi fatto male per aver salvato qualcuno in pericolo, non certo nella ressa per fotografare la sfogliatella più grande del mondo“: sintetizza così, attraverso un post pubblicato sul suo profilo facebook, il fotoreporter Cesare Abbate quanto accaduto lo scorso sabato 26 maggio. Il fotoreporter ha subito un’aggressione da parte di un collega, mentre stava seguendo la cerimonia per la realizzazione di una sfogliatella da Guinness, svoltasi a Piazza Garibaldi a Napoli.
“A prescindere dalle condizioni difficili di lavoro che non favoriscono un clima tranquillo, – si legge in un comunicato stampa diramato dal Sindacato Unitario dei giornalisti della Campania – nulla può giustificare che si arrivi a insultare e colpire con il flash della propria macchina fotografica professionale un’altra persona.
Da quanto si apprende il fotografo era stato ingaggiato dagli organizzatori della manifestazione. Riteniamo, inoltre, vergognoso che tutto si sia svolto come se non fosse accaduto nulla e che proprio gli organizzatori non abbiano deciso di sospendere momentaneamente l’evento per verificare le conseguenze del gesto e prestare aiuto al collega ferito alla testa e medicato con cinque punti di sutura. Dai video pubblicati su facebook si comprende che anche la madrina della manifestazione, Roberta Capua, aveva compreso la gravità del fatto.
Nel sottolineare che eventi del genere, ai quali i giornalisti vengono invitati ad assistere e lavorare, non possono non prevedere spazi adeguati dedicati agli operatori dell’informazione, auspichiamo che il lavoro della polizia porti a giusti risultati. Il Sugc è pronto ad affiancare il collega in tutte le sedi.”