Durante la serata di sabato 5 maggio, nella Basilica di Santa Chiara, il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro si è rinnovato. Ad annunciarlo, Sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, che davanti ad una folla di fedeli, oltre a ricordare la figura del Santo Patrono, si è soffermato sul male che attanaglia la città: ”La camorra continua a spargere sangue in un clima dove purtroppo la sopraffazione, la sete di ricchezza e di denaro tristemente si soprappongono al patrimonio inesauribile della nostra umanità”.
La grave crisi che viviamo, ha proseguito il Cardinale, ”dipende principalmente dalla malavita, quella comune e organizzata, che è il vero cancro della nostra meravigliosa terra, che non riesce a liberarsene del tutto, nonostante i numerosi successi delle Forze dell’Ordine”.
Alla solenne processione, “di maggio”, in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo dal cimitero nell’Agro-Marciano, nel territorio di Fuorigrotta, alle catacombe di Capodimonte, ribattezzate di San Gennaro, si è notata la presenza del Principe Emanuele Filiberto di Savoia e diverse rappresentanze del mondo politico campano e degli ordini cavallereschi. Quest’anno, accanto ai cavalieri dell’ordine Costantiniano di San Giorgio, è spiccata la partecipazione dell’Ordine Militare di Santa Brigida di Svezia, che ha preceduto da cerimoniale l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il Conte Matteo Mazzola, Balì di Gran Croce dell’Ordine di S. Brigida, al termine della cerimonia ha commentato: “Il miracolo di San Gennaro si rinnova con un’emozione sempre più intensa da parte dei napoletani che da tanti anni sperano in una città più sana”.