“Ciascuno vigilerà sulla sua casa, sapendo che ogni cosa che viene tolta alla collettività, viene tolta a sè stesso. In questo modo dialoghiamo in un contesto dove in passato si sono asportate caldaie, si sono stati tumulti, ci sono state intimidazioni.” Parlava così, l’ex assessore al patrimonio del Comune di Napoli, Sandro Fucito, durante il secondo step di assegnazioni nel 2015.
Nel 2108, quelle stesse case di cui parlava Fucito, sono ancora in attesa di assegnazione, ma il principio auspicato dall’ex assessore al patrimonio non trova di certo riscontro nella realtà.
Le finestre di molte abitazioni sono state distrutte, le caldaie rubate, i portoni vandalizzati. Innumerevoli i danni arrecati agli edifici, senza tralasciare lo stato di incuria in cui versa il “nuovo Rione De Gasperi”, con rifiuti di vario tipo che abbondano lungo le strade.
Questo lo stato in cui versano le abitazioni in procinto di assegnazione, le ultime che restano da consegnare, poco più di 70.
Legittime le perplessità delle famiglie residenti nel vecchio De Gasperi e che vivono nella trepidante attesa di trasferirsi nel nuovo rione, in virtù dello stato in cui versano gli alloggi in procinto di assegnazione.
Una situazione che si protrae da tempo e che continua a degenerare, così come raccontano i residenti nel nuovo rione che assistono da anni allo scempio che sta distruggendo quelle case che dovrebbero rappresentare “il nuovo inizio” per molte famiglie.