La scuola cerca di fare, la malavita cerca di disfare quello che di buono l’istruzione e la cultura cercano di portare nei contesti “a rischio” delle realtà di periferia come Ponticelli.
Un braccio di ferro continuo, perenne, sfiancante, quello tra criminalità e diritto all’istruzione, in uno dei quartieri in cui si registra il più elevato tasso di assenteismo scolastico, al quale si contrappone la “chiamata alle armi” da parte della malavita già in tenera età.
Nel plesso “Lotto O” dell’Istituto Comprensivo “Marino-Santa Rosa” di Ponticelli, un altro evento poco felice si aggiunge a quelli che si sono già registrati durante l’anno scolastico in corso. Il distributore di caffè e bevande è stato brutalmente vandalizzato, non per rubare o trafugare qualcosa, ma semplicemente per distruggere.
Un atto di “ordinaria” e violenta inciviltà, secondo alcuni, una “bravata di ragazzi annoiati”, secondo altri, il monito di chi ama “distruggere le cose belle” per lanciare avvertimenti e predisporre chi vive nei contesti in balia della malavita ad “abituarsi” al degrado, alla violenza, alle barbarie, per “macchiare” l’innocenza che irradia gli occhi dei bambini di ottimismo e sentimenti buoni.
Dunque, come detto, non è la prima volta che si verificano episodi di questo tipo all’interno dell’istituto collocato in uno dei rioni di edilizia popolare del quartiere in cui la camorra fa sentire fortemente la sua presenza.
Vandalizzare una scuola, trafugarla, storpiarla, imbruttirla, nel gergo camorristico, rappresenta un’azione che intende lanciare un segnale ben preciso, soprattutto perchè, nei rioni adibiti a roccaforti dei clan, difficilmente dei “cani sciolti” possono agire indisturbati e impuniti, soprattutto se l’intento è quello di arrecare un danno a un “bene comune”, ammesso che la scuola sia recepita e vissuta come tale.
A pochi chilometri di distanza, dal “Plesso Lotto O”, giace la sede centrale del 70° circolo “Marino-Santa Rosa”, un autentico fiore all’occhiello. Una scuola curata e ben tenuta, il cui buon operato continua a collezionare feedback positivi, tanto da attirare l’attenzione delle telecamere della Rai.
Sabato 21 aprile alle 23.45 nel corso di “Tg2 Dossier” su Rai2 verrà mandato in onda un servizio in cui si approfondisce il tema delle baby gang napoletane.
Baby gang e bullismo: questi i temi portanti che verranno approfonditi nel corso del reportage.
Cosa è cambiato nelle dinamiche violente dei teppisti del sabato sera, rispetto ai decenni passati?
Chi sta dietro le bande di giovanissimi capaci di violenze gratuite e inaudite, e quali sono i canali attraverso cui forniscono loro armi e coperture?
L’intento del servizio che andrà in onda in seconda serata su Rai2 sarà proprio quello di rispondere a queste domande con servizi, inchieste e interviste a volontari, insegnanti e psicologi che lavorano insieme per creare un’alternativa e solcare una strada diversa, in grado di delineare un futuro diverso per i ragazzi delle “periferie a rischio”.