In attesa dell’assegnazione dei nuovi alloggi, in attesa che il piano di abbattimento riduca in polvere le “case murate“, in attesa di sapere cosa sarà delle famiglie alle quali non verrà assegnato un alloggio, in attesa dell’asfaltatura della strada dove nei giorni scorsi è stato effettuato un importante intervento di manutenzione all’impianto fognario, in attesa della rimozione delle ingombranti montagne di rifiuti che pullulano lungo la strada: la vita nel Rione De Gasperi di Ponticelli si consuma nell’attesa di una serie di interventi che tardano ad arrivare.
Superato il dramma del fiume di liquami che metteva seriamente a repentaglio la salubrità del clima, che non potrà definirsi ultimato fino a quando non verrà asfaltato il manto stradale dismesso per compiere l’intervento sulla rete fognaria, gli abitanti di uno dei rioni di edilizia popolare più datati di Napoli, si trovano già a dover fronteggiare altre criticità ed emergenze.
Al degrado, frutto dell’avanzato stato di fatiscenza degli edifici e delle strade, oltre che dell’impianto idrico e fognario, si aggiunge quello che deriva dall’inciviltà di ignoti che giungono nel rione per scaricare in strada rifiuti speciali di vario genere.
Calcinacci e rifiuti edili, rifiuti organici e soprattutto pneumatici: questo il materiale che abbonda non necessariamente accanto ai bidoni della spazzatura, ma anche lungo le strade e sui marciapiedi del Rione De Gasperi di Ponticelli.
I residenti in zona riferiscono che negli ultimi tempi sta diventando una “pratica abituale” quella che porta persone non identificate a convergere nel rione a notte fonda per abbandonare sui marciapiedi ingenti quantitativi di pneumatici obsoleti che aumentano di giorno in giorno, o meglio, di “notte in notte”.
Un rituale che inizia ad impensierire gli abitanti del rione che riferiscono di aver visto in più circostanze camioncini, Apecar e furgoni di piccola cilindrata giungere sul posto per disfarsi di consistenti quantità di rifiuti. Non di rado, gli stessi abitanti del rione, quando riescono a “coglierli sul fatto” minacciano di riprenderli con il telefono cellulare e i malfattori si dileguano intimoriti dal pericolo di incombere in sanzioni.
A destare maggiore preoccupazione negli abitanti è il rischio/pericolo al quale verrebbero sovraesposti in caso di incendio – doloso o accidentale – soprattutto degli pneumatici, mentre a suscitare collera e malcontento è la considerazione misera e nulla che gli altri cittadini del quartiere e delle zone limitrofe hanno del rione se, nonostante vi abitino ancora centinaia di famiglie, ne usufruiscono come discarica a cielo aperto.