8 chili di hashish e circa 250 grammi di cocaina, una cartuccia 7,65, un bilancino di precisione e un telefono cellulare: questo è rinvenuto nel vano di un ascensore in un condominio di Ponticelli, durante una perquisizione dei carabinieri.
Ad effettuare l’intervento, all’interno del condominio sito in via Vera Lombardi, i carabinieri della tenenza locale, con il supporto del reggimento “Campania” e dell’unità cinofila di Sarno.
Si tratta dell’ennesima operazione delle forze dell’ordine finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti lungo le strade di un quartiere dove il business della droga appare perennemente in ascesa.
Negli ultimi tempi, in particolare, perquisizioni ed arresti sono all’ordine del giorno. Circa 10 giorni fa, i carabinieri della tenenza di Cercola arrestarono in flagranza Emanuele Titas, un 36enne già noto alle forze dell’ordine. A seguito di una perquisizione personale operata nei pressi del domicilio dell’uomo residente a Ponticelli, i carabinieri lo trovarono in possesso di 7 dosi di crack e di 40 euro in denaro contante, ritenuti proventi di attività illecita e per questo sequestrati.
All’analoga sorte è andata incontro anche una donna, Carmela Ricci, 62enne pregiudicata. A seguito di perquisizione domiciliare da parte dei carabinieri della stazione di Volla, è stata arrestata per detenzione di hashish e marijuana a fini di spaccio. La donna è stata infatti trovata in possesso di circa 7 grammi di marijuana e di 3 grammi di hashish.
Nello stesso periodo, gli agenti del commissariato di Ponticelli, hanno tratto in arresto uno dei tanti uomini coinvolti nell’attività di spaccio nel Rione De Gasperi, uno dei contesti in cui il via vai di tossicodipendenti è continuo, a tutte le ore del giorno e della notte.
Le continue “stese” che si registrano negli ultimi tempi, con particolare insistenza nel rione Conocal, probabilmente per intimare la chiusura delle piazze di droga ritenute ancora sotto il controllo del clan De Micco, confermano che il business illecito al quale si attribuisce il maggior peso in chiave malavitosa è proprio quello legato alla vendita di stupefacenti.
Un business fortemente radicato e difficile da sgominare, data la dilagante presenza di piazze di droga in diverse palazzine di Ponticelli adibite a veri e propri supermercati della droga. Tuttavia, la pratica di spaccio più utilizzata, soprattutto per eludere i controlli delle forze dell’ordine, è “la consegna a domicilio”. La droga viene ordinata attraverso un sms e consegnata da un corriere che in genere raggiunge il luogo dell’appuntamento in scooter.
Un altro aspetto sul quale vale la pena di riflettere è la trasversalità degli identikit delle persone coinvolte nelle attività di spaccio: dai minorenni alle donne, dagli incensurati ai pregiudicati. Ragazze madri, ragazzini, donne adulte, vecchi baluardi della malavita finiti in rovina, ormai la droga è il mezzo di sostentamento della maggior parte delle persone che vivono di espedienti.
Lo spaccio di droga, in sostanza, ha preso il posto che un tempo ricopriva il contrabbando, quale “posto di lavoro alternativo” per chi afferma di non riuscire a trovare un impiego onesto. Complici le mutate esigenze della clientela in perenne e sensibile aumento, unitamente al guadagno consistente assicurato dalla vendita di stupefacenti, non è difficile comprendere perchè in un contesto degradato e difficile come quello ponticellese, – secondo quanto riferito da fonti investigative – si registri la presenza di circa 40 piazze di droga.
Sono circa 40, infatti, i luoghi attenzionati dalle forze dell’ordine che, come documentano le recenti operazioni andate a buon fine, sono perennemente a lavoro per contrastare l’attività di spaccio.