Mercoledì 11 aprile alle ore 15.30, presso la Biblioteca di Area Umanistica
in Piazza Bellini 60 a Napoli si terrà la presentazione del libro “Storia di un silenzio Cattolicesimo e ‘ndrangheta negli ultimi cento anni” di Roberto Pasquale Violi, docente di Metodologia della ricerca storica nell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, edito da Rubbettino. Interverranno: Giuseppe Acocella Università di Napoli Federico II, Enzo Ciconte Università Roma Tre, coordina Pierluigi Totaro Università di Napoli Federico II.
Il rapporto tra religione cattolica e ‘ndrangheta è qui ricostruito in base a un’analisi propriamente storica, condotta su fonti d’archivio e su diversi organi di stampa. Il volume indaga su aspetti istituzionali, sociali e politici della storia del cattolicesimo, individuando una pluralità di campi e condizioni di sue compromissioni con la mafia nell’ area meridionale della Calabria: il ruolo esercitato dal clero nelle comunità locali; lo stato delle confraternite; i riti sacramentali; le manifestazioni popolari della religiosità; l’esposizione politico elettorale della gerarchia ecclesiastica e la stessa azione di assistenza e di cura dei bisogni sociali.
“Sotto il silenzio pubblico dell’episcopato – dicono gli organizzatori – non erano mancate, però, alcune reazioni alla presenza delle organizzazioni mafiose. Hanno influito, poi, sui mutamenti della linea della Chiesa verso la mafia gli orientamenti generali dei pontificati, il Concilio Vaticano II, un nuovo atteggiamento dei vescovi e il contributo di una serie di preti, di movimenti e di gruppi di credenti, sensibili ai valori della cittadinanza. ”La prima ricostruzione storica dei rapporti tra Chiesa e mafia calabrese condotta su documenti d’archivio, evitando semplificazioni ideologiche e sensazionalismi” dice il prof. Violi.