Da circa una settimana il Rione Conocal di Ponticelli è finito nel mirino della malavita che in diverse circostanze ha fatto sentire la sua presenza attuando una serie di “stese”, colpi d’arma da fuoco esplosi a scopo intimidatorio.
Tutti lungo la stessa strada, via Mario Palermo, arteria defilata e ben lontana dal “ventre caldo” del rione Conocal di Ponticelli, dove anni addietro esistevano una dozzina di piazze di droga.
I raid armati, come detto, avvengono sempre lungo la stessa strada, nei pressi dell’abitazione di una persona ritenuta essere a capo di una piazza di droga, l’unica, paradossalmente, che ancora “esiste e resiste” nella ex roccaforte dei “fraulella”.
Potrebbe trattarsi di segnali intimidatori dei nuovi clan subentrati ai De Micco, in seguito al blitz che ha sancito il declino della cosca dei “Bodo” lo scorso novembre, che stanno ordinando la chiusura di quella piazza che, verosimilmente, potrebbe intralciare i loro affari o potrebbe non pagare “il pizzo” e, pertanto, non può beneficiare della “protezione” che la malavita assicura, previo pagamento di una rata settimanale o mensile.
Le stese che quasi quotidianamente si registrano in via Mario Palermo da circa una settimana, avvengono nei pressi del luogo in cui lo scorso dicembre venne gambizzato un ragazzo di 19 anni, aspirante e promettente calciatore estraneo alle dinamiche camorristiche, ma figlio di un pregiudicato attualmente detenuto e ritenuto vicino al clan De Micco.
Saranno le indagini in corso ad accertare se vi è un collegamento tra i fatti, intanto tra gli abitanti del rione serpeggia la paura.