Un giovane napoletano di 20 anni, Vincenzo Mazio Junior, lotta tra la vita e la morte, in seguito alle ferite da arma da fuoco riportate al torace.
L’episodio è avvenuto poco dopo le 11 di domenica 8 aprile, nei pressi dell’abitazione del 20enne in via Giuseppe Tappia, nella zona delle Case nuove, da diverso tempo al centro di una faida per il controllo dello spaccio di droga tra i clan Mazzarella e Rinaldi.
Secondo i primi accertamenti emersi dai rilievi della polizia, sarebbero almeno 4 i colpi di pistola esplosi in via Giovanni Tappia, alcuni dei quali avrebbero raggiunto il giovane al torace. Immediatamente soccorso, il 20enne è stato trasportato in codice rosso nel vicino ospedale Loreto Mare, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico.
Alcuni testimoni avrebbero riferito agli inquirenti che indagano sull’episodio di aver visto aggirarsi nella zona, poco prima del ferimento del 20enne, quattro persone in sella a due moto di grossa cilindrata.
Saranno le indagini in corso ad accertare se Mazio fosse il reale bersaglio dell’agguato o se invece è stato raggiunto da colpi d’arma da fuoco esplosi durante una “stesa”, – colpi di pistola esplosi verso il cielo o rivolti alla finestra o al portone di un “bersaglio sensibile” a scopo intimidatorio – pratica tanto abituale quanto frequente lungo quelle strade dove, come detto, negli ultimi mesi, episodi simili sono pressoché all’ordine del giorno.
I Mazzarella su un fronte, i Rinaldi del rione Villa di san Giovanni a Teduccio sull’altro, al centro della disputa il controllo dei traffici illeciti nella zona delle “Case Nuove”. In particolare, in seguito all’alleanza tra i Rinaldi e i Minichini-Schisa, clan emergente di Ponticelli, a capo delle piazze di droga delle Case Nuove vi era Michele Minichini, giovane rampollo della famiglia De Luca Bossa, finito di recente in manette insieme ad altre 7 persone per l’omicidio del boss dei “Barbudos” Raffaele Cepparulo e dell’innocente Ciro Colonna, tra cui spicca anche il nome del boss Ciro Rinaldi detto “My way”. Un’operazione che ha rimaneggiato sensibilmente il clan del rione Villa di San Giovanni a Teduccio che, proprio attraverso una serie di alleanze strategiche con altri clan dell’area orientale di Napoli, mirava ad imporsi ed espandersi ben oltre la zona storicamente di sua competenza.
La sparatoria di stamane potrebbe essere l’ennesima conferma del fatto che il clan Rinaldi non ha ridimensionato le sue mire espansionistiche.