Sabato 7 e domenica 8 aprile all’esterno del Duomo di Napoli si terrà un sit-in fortemente voluto dalle vittime di due preti pedofili: don Silverio Mura e don Maurizio Palmieri.
Una mobilitazione che rientra nelle iniziative internazionali del programma Italy #ChurchToo, ideata per supportare la causa delle vittime napoletane dei due preti che chiedono al cardinale Sepe e alla Curia semplicemente di rendere noto “a che punto è la loro pratica”, ovvero quali sono le azioni intraprese dalla Chiesa nei confronti dei due prelati.
Durante la mattinata di mercoledì 4 aprile, nel corso del programma di Radio Marte “La Radiazza” di Gianni Simioli, è intervenuto Diego Esposito, vittima di Don Silverio Mura all’età di 11 anni, grande fautore e promotore del sit-in in programma il prossimo weekend a Napoli. Quando era adolescente, Diego, fu adescato e abusato dall’insegnante di religione.
Un uomo che con grande coraggio ha denunciato gli abusi subiti, ma da allora la sua vita è cambiata, o meglio, è peggiorata.
“A seguito della denuncia ho perso il posto di lavoro. – ha spiegato Diego Esposito nel corso della diretta su Radio Marte – Dopo 5 anni e mezzo di insabbiamento da parte della Curia, scrissi al cardinale Sepe per sapere a che punto era lamia “pratica”, precisando che se come risposta avessi avuto ancora il silenzio, mi sarei ammazzato sotto la curia sparandomi con la mia pistola d’ordinanza. Il cardinale girò la mail alla prefettura e persi il posto di lavoro.” Diego ha poi spiegato di essere stato costretto a sporgere due volte denuncia e che il suo caso è stato più volte insabbiato da parte della Chiesa, seppure Papa Francesco abbia tenuto due interventi sul suo caso, palesando quindi la volontà di voler intervenire: “Chiedo chi comanda – ha affermato Diego Esposito – Papa Francesco o i cardinali?”
L’importanza della denuncia del giovane napoletano è stata rimarcata anche dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha invitato gli ascoltatori ad aderire al sit-in in programma il 7 e 8 aprile: “Invito tutti a partecipare sabato mattina alle 10 fuori al Duomo di Napoli, anche solo per stringere la mano alle vittime di abusi da parte di questi due preti, per far sì che non sia la battaglia di uno, ma di tutti. La Chiesa deve impegnarsi a cacciare e far arrestare i preti pedofili.”