Positivi i dati per fatturato e ordinativi delle imprese italiane nel corso del 2017. I dati rilasciati pochi giorni fa dall’Istat, l’Istituto italiano di Statistica, portano un’importante schiarita sulla situazione del tessuto economico nazionale, evidenziando come le performance dei due indicatori siano state le più alte dopo la crisi internazionale iniziata nel 2008.
Fatturato e ordinativi in crescita
Positivi i dati relativi a fatturato e ordinativi 2017 delle imprese italiane targati Istat. Dopo la difficile crisi economica internazionale, iniziata nel corso de 2008 e che ha visto nel crollo della banca d’affari statunitense Lehman Brothers il suo punto più critico, i dati tornano positivi, molto positivi. Soffermandosi sui dati, infatti emerge una situazione che si caratterizza per una crescita del 5,1 per cento del valore del fatturato – la migliore a partire dal 2011 – e per un aumento relativo agli ordini (dati grezzi) del 6,6 per cento. Ancora, l’indice complessivo del fatturato (110) è così tornato al livello più alto dall’ottobre del 2008, proprio quello successivo al fallimento bancario che può riflettere l’inizio del periodo più complesso per il tessuto produttivo internazionale. Certo, il dato è ancora lontano dagli oltre 117 punti fatti toccare dalle imprese del made in Italy proprio nell’estate 2008. Da qui la cautela nelle dichiarazioni del Codacons, l’associazione nazionale dei consumatori, che guarda in modo favorevole alla strada imboccata sottolineando, però, che è presto per festeggiare i ritorni al livello pre-crisi.
Un’industria che cambia
Quel che è certo, però, è che rispetto all’inizio della crisi il tessuto produttivo nazionale ha avviato un percorso di trasformazione importante. La crescita, infatti, è legata anche alla capacità di molte piccole e medie imprese di adattarsi ai dettami della Quarta Rivoluzione Industriale, favorendo i processi di digitalizzazione aziendali.