Una foto che ha letteralmente mandato in tilt il web, quella pubblicata dal “pizzaiolo social” Errico Porzio della pizzeria Porzio di Soccavo, diventato ormai celebre per le sue pizze, tanto volte ad omaggiare la tradizione quanto stravaganti ed originali.
Eppure, stavolta, al centro delle polemiche ci è finita una pizza che il pizzaiolo di Soccavo, ossequioso osservatore della tradizione, non avrebbe mai voluto sfornare.
Una ragazza napoletana, poco più di una settimana fa, è entrata nella celebre pizzeria di Soccavo per ordinare delle pizze da asporto, tra le quali spiccava una “richiesta anomala”: nutella + salsiccia + patatine.
Un’addizione che, secondo il metro valutativo del pizzaiolo Errico Porzio, dava un risultato inesistente, sballato, insensato, tant’è vero che ha subito pensato che si trattasse di uno scherzo di “cattivo gusto”.
“Più volte ho chiesto a quella ragazza se avessi capito bene quello che c’era scritto sulla sua ordinazione. – ha spiegato Errico Porzio – Si è trattato di una richiesta imbarazzante. Mi sono sentito a disagio e anche molto spiazzato e soprattutto mi sono sentito veramente male nel dover accontentare la richiesta di quella cliente. Ho preferito farlo, invece di iniziare una polemica, poi mi sono chiesto: fino a che punto il cliente ha sempre ragione?”
Errico Porzio, dal suo canto, pur di non venir meno al primo principio secondo il quale “il cliente ha sempre ragione” e che un bravo ristoratore è sempre chiamato ad osservare, ha soddisfatto una richiesta che ha vissuto come uno schiaffo ai valori ai quali si ispira la sua anima identitaria di pizzaiolo. E proprio per questa ragione ha voluto coinvolgere il popolo del web per condividere quella “traumatica” esperienza e confrontarsi con altri pareri, per capire qual è la reazione più giusta da adottare in questi casi.
Pronta e immediata la risposta dei migliaia di fan del pizzaiolo di Soccavo che hanno speso dure parole di condanna per quell'”oltraggio alla tradizione della pizza”, accostando dei sapori del tutto inappropriati. Un dibattito che si protrae da diversi giorni e che non sembra destinato a placarsi, come puntualmente accade quando di mezzo c’è a pizza.