Continuano le iniziative in memoria di Paolino Avella, giovane vittima innocente della criminalità che perse la vita il 5 aprile del 2003 nel tentativo di sfuggire ad un tentativo di rapina. Intercettato da due rapinatori che avevano adocchiato il suo scooter all’uscita di scuola, il 17enne alunno della 3D del liceo scientifico “Salvatore Di Giacomo” tentò di fuggire. Iniziò così un inseguimento che terminò nel peggiore dei modi quando i due malviventi speronarono lo scooter guidato da Paolino che si schiantò contro un albero in via Matteotti.
Avrebbe compiuto 18 anni il 12 aprile di quello stesso anno, Paolino, se solo, quel sabato, all’uscita di scuola, non avesse incontrato quei due malviventi lungo la strada verso casa.
Il prossimo 5 aprile ricorre il 15esimo anniversario della morte di Paolino e nel corso di questi anni, il suo ricordo è stato alimentato dall’impegno, attivo e civile, di suo padre, Alfredo Avella, diventato Presidente del Coordinamento dei familiari delle vittime innocenti della criminalità che, oltre ad aver istituito una Onlus in memoria di quel figlio sottratto alla vita troppo presto e con troppa violenza, si è fatto promotore di diverse iniziative, molte delle quali lo hanno portato a sedersi tra i banchi di quello che fu il liceo di Paolino.
Proprio com’è successo lo scorso martedì 27 marzo: l’avvocato Avella ha incontrato una delegazione di alunni del liceo scientifico “Salvatore Di Giacomo” ai quali ha raccontato la storia di Paolino, soffermandosi in particolare sull’iter giudiziario complicato e burrascoso che ha segnato la sua vicenda, dall’arresto alla condanna dei responsabili della sua morte che, tuttavia, ha appagato solo in parte il desiderio di giustizia, in quanto la corte di Assise stabilisce in primo grado l’assoluzione di Luigi Minichini, uno dei due malviventi autori dell’aggressione. Solo successivamente la prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli ribalta il giudizio d’assoluzione di primo grado, condannando a 12 anni Luigi Minichini.
Una sentenza che stabilì che la morte del ragazzo non fu un incidente stradale, ma la conseguenza di una tragica aggressione.
Nel novembre 2012 Luigi Minichini viene dichiarato colpevole per l’omicidio di Paolino Avella e condannato a 9 anni di reclusione. Dopo il passaggio in giudicato della condanna nel giugno 2014 Minichini si rende irreperibile dandosi alla latitanza. I carabinieri lo arresteranno nell’agosto dello stesso anno, presso la sua abitazione a Barra.
Un incontro che può definirsi “preparatorio” in vista dell’iniziativa che si svolgerà proprio al liceo “Di Giacomo” di San Sebastiano al Vesuvio, in occasione del 15esimo anniversario della morte di Paolino e che vedrà gli stessi studenti dibattere sul tema della legalità, delle vittime innocenti e dei giornalisti minacciati con diverse personalità impegnate nella lotta alla criminalità, oltre all’avvocato Alfredo Avella e a diversi giornalisti.