“Il sindaco del Rione Sanità” capolavoro di Eduardo De Filippo, per la regia di Mario Martone, andrà in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 6 al 18 marzo 2018.
Lo spettacolo prodotto da Elledieffe, NEST Napoli Est Teatro, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale ha debuttato in prima nazionale al NEST di Napoli dal 6 al 17 marzo 2017 e poi è andato in scena al Teatro Gobetti di Torino, dal 21 marzo al 2 aprile 2017, in un’edizione che sancisce l’incontro di uno dei più rigorosi e autorevoli registi italiani con la scrittura eduardiana.
Lo spettacolo, che quest’anno sarà in tournée nelle principali piazze italiane fino al 13 maggio, è interpretato da Francesco Di Leva (nel ruolo di Antonio Barracano), Massimiliano Gallo (nel ruolo di Arturo Santaniello), Giovanni Ludeno (nel ruolo del dottore Fabio Della Ragione), insieme agli attori che compongono il gruppo storico del NEST, da Adriano Pantaleo a Giuseppe Gaudino e con loro ci sono Daniela Ioia, Gianni Spezzano, Viviana Cangiano, Salvatore Presutto, Lucienne Perreca, Mimmo Esposito, Morena Di Leva, Ralph P, Armando De Giulio, Daniele Baselice. Le scene sono di Carmine Guarino, i costumi di Giovanna Napolitano, le luci di Cesare Accetta, le musiche originali di Ralph P, il regista collaboratore è Giuseppe Miale Di Mauro.
Torna, dopo il successo di critica e pubblico della passata stagione, lo spettacolo che Mario Martone ha realizzato da uno dei testi più duri e realistici di Eduardo.
Il Sindaco del rione Sanità commedia in tre atti scritta ed interpretata da Eduardo De Filippo, inserita dall’autore nella raccolta Cantata dei giorni dispari riflette la violenza e la necessità di trovare un ordine alternativo a quello legale che oggi come ieri sono lo specchio di Napoli, e dove l’unico dato in controtendenza è la giovane età di vittime e carnefici. Martone per la prima volta ha messo in scena un testo del grande drammaturgo napoletano, in un allestimento che associa realtà produttive diverse nella realizzazione di un progetto culturale dal forte senso politico e civile.
«Il teatro è vivo quando s’interroga sulla realtà – chiosa il regista – se parla al proprio pubblico non solo osando sul piano formale ma anche agendo in una dimensione politica. Questa modalità di lavoro si è concretizzata calando nella realtà dei giorni nostri Il Sindaco del rione Sanità. L’idea di affidare il ruolo del Sindaco a un uomo giovane e deciso, nel fisico e nel gesto – quanto il personaggio scritto da Eduardo era invece crepuscolare – pone nei fatti la figura del protagonista ancora al centro del sistema criminale che rappresenta, laddove la scrittura eduardiana ne faceva il simbolo di un sistema di valori e disvalori al tramonto, ed allo stesso tempo favorisce il tentativo di sottrarre il testo al rischio della semplice rappresentazione naturalistica incarnandolo in un mondo reale drammaticamente vivo.
In premessa, insieme a Elledieffe, c’è la realtà di San Giovanni a Teduccio, del NEST e dei suoi giovani attori, molti dei quali vivono nel quotidiano la cronaca non edulcorata di una vera guerra di camorra che insanguina da anni questa periferia napoletana e dove la criminalità è retta da giovani boss neanche trentenni».