Tantissimi i giovani di Napoli Est contigui alla malavita che negli ultimi tempi esternavano il desiderio di andarsene in “Colompia”, così lo chiamano loro il Paese diventato celebre per il traffico di droga. Difficile scindere la realtà dalle suggestioni derivanti dalle Serie Tv improntate sulle gesta dei narcos sudamericani. Quanto accaduto stamane, martedì 20 febbraio, tuttavia contribuisce a chiarire anche come i giovani malavitosi dell’area occidentale di Napoli siano giunti a cullare il desiderio di volare oltreoceano.
Dalle prime ore di questa mattina, infatti, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, la Polizia di Stato di Napoli, con l’impiego di oltre cento uomini, sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di promotori di un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ritenuta in rapporti d’affari con i clan di camorra operanti nell’area orientale di Napoli.
Le indagini dei poliziotti della Squadra mobile hanno accertato che gli ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, in prevalenza cocaina, importata direttamente dalla Colombia e dall’Olanda, erano destinati al mercato napoletano, ma anche di altre regioni italiane, in particolare Toscana e Lazio. Oltre ai significativi quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, nel corso delle indagini è stato sequestrato anche un vero e proprio arsenale, comprensivo di pistole e mitragliatrici.
Sono 17 le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di esponenti dei clan operanti nel Rione Pazzigno, uno degli storici arsenali della camorra nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e alla commercializzazione di sostanze stupefacenti e detenzione e porto di armi da guerra.
Dalla Colombia e dall’Olanda, dunque, provenivano gli stupefacenti che poi venivano venduti nelle piazze di droga di Napoli est, in particolare a Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, ma anche a Massa Carrara, Latina e Frosinone.
L’asse Ponticelli-San Giovanni a Teduccio, in particolare, nasce dallo smembramento del clan nato nel rione Pazzigno e in parte dirottato nel Rione De Gasperi di Ponticelli, dove da decenni gestisce una delle piazze più quotate e longeve del quartiere.
Gli inquirenti hanno documentato i numerosi i viaggi degli esponenti del clan coinvolto nel business in Olanda e in Sudamerica, ai quali facevano seguito quelli dei corrieri addetti al trasporto degli stupefacenti per rifornire le piazze fuori regione.
Nel corso dell’indagine sono state tratte in arresto, in flagranza di reato, cinque persone. Inoltre si è proceduto al sequestro di 12 pistole di diverso calibro, due mitragliette Uzi, un fucile di precisione, 636 proiettili di calibro diverso, una Katana, caricatori, bilancini elettronici di precisione e abbattitore di frequenza, un jammer. Sequestrati venti chili di cocaina, venti chili di hashish, cinque chili di marijuana, diecimila euro in contanti, 170mila euro in banconote false da 20 euro. Durante le operazioni sono state sequestrate anche sei pistole di vario calibro, materiale da taglio e circa 70mila euro.
Di seguito ecco i nomi dei 17 arrestati:
Valter Alfredo Busiello, 42 anni di Napoli;
Giuseppe Criscuolo, 39 anni di Napoli;
Ciro De Cesare, 28 anni di Pollena Trocchia;
Daniele De Matteo, 35 anni di Napoli;
Antonio Grossi, 56 anni di Fondi (Latina);
Raffaele Incarnato, 35 anni di Napoli;
Adolfo Mariotti, 54 anni di Massa di Somma;
Antonio Piccolo, 40 anni di Napoli;
Antonietta Scarpa, 39 anni di Napoli;
Ciro Scognamillo, 25 anni e Pasquale Scognamillo (detto Bombò) 36 anni, entrambi di San Giorgio a Cremano;
Giuseppe Sito, 48 anni di Napoli;
Gaetano Teatro, 35 anni di Napoli;
Nunzio Todisco, 33 anni di Napoli;
Davide Adolfo Trotta, 38 anni di Cassino (Frosinone);
Salvatore Uvale, 28 anni di Napoli;
Pasquale Scognamillo, 38 anni di Napoli.