Nel giorno dell’anniversario della morte di Carmelo Imbriani, ex calciatore del Napoli e di molti altri club italiani, per la prima volta, al cinema Gaveli della sua Benevento, verrà proiettato il docu-film ispirato alla sua storia.
Presentato in anteprima alla stampa lo scorso 10 febbraio, nel giorno in cui ricorreva l’anniversario della nascita di Carmelo, durante la giornata odierna, invece, il pubblico, i suoi concittadini e tutti coloro che non hanno mai dimenticato il giovane allenatore che scoprì di essere malato proprio mentre era alla guida del Benevento.
In seguito alla scomparsa di Carmelo, suo fratello Gianpaolo, ha istituito un’associazione a lui intitolata, con l’intento di portare letteralmente in giro per il mondo la sua storia, il suo ricordo e il suo esempio, oltre che raccogliere fondi da destinare alla costruzione di un impianto di calcio in ogni continente che porti il nome di Carmelo Imbriani, affinchè i giovani si avvicinino al calcio lasciandosi ispirare dagli ideali e dai valori di cui Carmelo si è fatto portatore.
Assente giustificato, dunque, Gianpaolo Imbriani, alla proiezione del docu-film ispirato alla vita di suo fratello: “L’idea di questo docu-film l’ho appresa qualche anno fa, quando sono stato contattato da Umberto ed Alberto, regista e produttore del progetto. É stato chiaramente un motivo di orgoglio poter raccontare a tutti che stavano dedicando un docu-film a mio fratello. Ma solo adesso che finalmente é pronto per essere mostrato al pubblico ho realmente capito la grandezza dell’evento. Notare l’interesse mediatico di tanti intorno a quei post che lo raccontano, mi fa capire che in tanti non hanno dimenticato Carmelo.”
L’impegno di Gianpaolo affinchè il mondo non dimentichi suo fratello, nel corso di questi anni, è stato costante: “In questi ultimi anni in tanti hanno conosciuto mio fratello attraverso le foto che scatto in giro per il mondo, ma con il docu-film racconta meglio chi é stato e cosa rappresenta. Sarà molto più interessante e veloce arrivare agli occhi di chi non ha ancora sentito parlare di lui. Il contributo più importante mi auguro sarà quello di costruire un campo da dedicare a lui. Mi hanno messo in contatto con dei missionari che operano in Tanzania e che potrebbero darmi una mano a costruire il primo. Non mi resta che aspettare che vada tutto nel migliore dei modi e che il 15 Febbraio in quel cinema sarà presente anche mio fratello, curioso di sentire cosa raccontano di lui.”
Intanto prosegue la nuova avventura di Gianpaolo in giro per il mondo: “in questo momento sono a New Orleans. Arrivato ieri sera tardi sotto un diluvio, purtroppo. Non mi sta riuscendo tanto facile questo viaggio in bici, ma sono una persona molto testarda e farò in modo di portarla fino a San Francisco. Il viaggio é iniziato a New York, dove sono andato oltre che per abbracciare degli amici, in particolare un ischitano, Antonio Galano, nato a New York, ma profondamente innamorato della “sua isola” di Ischia, che 2 volte mi ha permesso di lavorare nei suoi locali sia 7 anni fa che 4 anni fa. È stato lui a mettermi in contatto con un produttore che lavora per la ESPN, Alex Evans, che si é impegnato a far girare quel docu-film anche sui canali americani permettendomi così di far conoscere mio fratello anche da queste parti. Sono poi sceso in pullman fino a Miami dove da li ho ritirato la bicicletta spedita dall’Italia dai ragazzi di Mechané. Da li sono partito con non poche difficoltà dovute al fatto che ho sempre viaggiato in auto-stop e adesso avere un carrellino alle spalle e 2 ruote da far andare non mi riesce tanto facile anche se dopo 2 settimane inizia ad andare meglio. Faccio tappa quasi ogni 100 km o poco meno. Ho dedicato qualche giorno in più in città che hanno molto da mostrare come Miami, Orlando (dove ho incontrato una famiglia che come me fa di cognome Imbriani) e adesso New Orleans. Fortunatamente fino ad oggi ho sempre trovato qualcuno disposto ad ospitarmi e ad ognuno di loro racconto questa storia e lascio loro una adesivo che mostra l’Associazione dedicata a mio fratello. In particolare, in questi mesi sto raccontando di questo docu-film e in molti si sono offerti di darmi una mano a far in modo che venga conosciuto anche da queste parti.”
Che programmi hai per il futuro? “Devo raggiungere San Francisco prima del 3 Aprile dove ho un volo che mi porta fino a Tokyo. Da lì devo continuare il viaggio percorrendo quell’isola fino ad Osaka dove una nave nel giro di 2 giorni mi porterà fino a Shangai. Una volta lì, mi tocca capire se riesco a raggiungere Paolo Cannavaro che è molto più a sud ,ma sarei felice di poter abbracciare una persona che ha sempre fatto tanto per me e per mio fratello in questi ultimi 5 anni. Poi devo raggiungere Pechino dove devo prendere la Transiberiana che è un treno che in 7 giorni mi porterebbe fino a Mosca. Una volta lì, devo tagliare l’est-Europa per raggiungere casa. A Giugno, grazie a degli amici che ancora ringrazio, presenteranno a Benevento una mostra dedicata a Carmelo.”