Un carabiniere di 33 anni è morto a Milano. Andrea Vizzi, appuntato di 33 anni, è stato centrato in pieno petto da un colpo di pistola mitragliatrice M12 sparato accidentalmente da un collega durante un’esercitazione in un’area di addestramento ricavata nella zona dei garage della caserma Montebello in via Vincenzo Monti, mentre stava mettendo a punto delle tecniche di intervento speciale. L’appuntato è morto durante il trasporto al Policlinico, dopo che i medici hanno tentato di rianimarlo per quasi quaranta minuti.
Vizzi faceva parte delle Api (Aliquote primo intervento) in forza al nucleo Radiomobile, un gruppo speciale che è utilizzato per le emergenze e l’antiterrorismo. Prima aveva prestato servizio ad Arese. Oltre a un elmetto speciale in kevlar con visiera, le Api indossano giubbotti antiproiettile che a “pieno carico”, cioè con tutte le dotazioni, raggiungono i venti chili di peso. Il fatto che Vizzi non lo avesse in quel momento lascia pensare che l’incidente sia avvenuto al termine della esercitazione o comunque in una fase di riposo.
L’incidente è avvenuto alle 18 in uno spazio di addestramento ricavato nei garage della caserma. Il collega di Vizzi è stato trasportato in stato di shock in ospedale. Sono in corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica ma, secondo quanto si è appreso finora, si sarebbe trattato di un colpo partito senza alcuna intenzione.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, ha espresso profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza a nome delle Forze Armate e suo personale ai familiari di Vizzi.