Riconducono in Campania le ricerche di Susy Paci, la 49enne di Subbiano, nell’Aretino, che si è allontanta da casa lo scorso 23 gennaio. Non si hanno più notizie della donna da quando ha lasciato la sua abitazione e – come accertato dagli inquirenti – ha preso volontariamente un treno per Napoli.
“Ciao. Avvisa babbo e fede che sto bene. Torno domattina. Rimango a dormire da un’amica” è una parte del testo del messaggio che la donna ha inviato al figlio più grande il giorno della scomparsa. Dopodichè la donna è stata risucchiata nel vuoto. Il suo telefono risulta staccato, inattivi i profili social della 49enne che era solita pubblicare molti post.
Le indagini si sono concentrate tra Napoli e Salerno: in base a quanto emerso dagli accertamenti svolti dalla polizia aretina impegnata con i colleghi partenopei nelle indagini, la donna ha raggiunto in treno il capoluogo campano, dove sarebbe rimasta con una persona per una notte, scomparendo però il giorno successivo. Secondo gli investigatori potrebbe essersi allontanata in direzione Salerno e oltre già dal 24 gennaio.
Da fonti vicine alla procura di Arezzo si apprende che è stato aperto un fascicolo di atti relativi alla scomparsa, senza alcuna ipotesi di reato. A Napoli stanno lavorando da giorni i poliziotti aretini che hanno potuto acquisire i file relativi all’attività sui social della donna, interrottasi il 22 gennaio, e che tentano, con l’ausilio dei colleghi napoletani, di ricostruire i movimenti della 49enne. L’ipotesi prevalente è tuttavia ancora quella dell’allontanamento volontario anche se nessun’altra viene esclusa.
Chi la conosce Susy giura che la donna non avrebbe mai lasciato i figli così a lungo.
L’uomo che avrebbe trascorso la prima notte con Susy Paci, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati.
Il provvedimento, secondo fonti vicine agli inquirenti che indagano ad Arezzo, sarebbe stato preso nei confronti del 45enne napoletano già sentito nei giorni scorsi dai pm del capoluogo campano che seguono l’inchiesta.
I magistrati avrebbero disposto anche un decreto di sequestro del cellulare e forse di altro materiale informatico.
Due sarebbero le ipotesi di reato: sequestro di persona e occultamento di cadavere. Il tutto in attesa delle risposte che devono arrivare da facebook, instagram e twitter: ai colossi dei social la polizia postale ha chiesto di mettere a disposizione i dati relativi all’intensa attività praticata sui social dalla 49enne scomparsa, sposata e madre di due figli di 19 e 17 anni.