Grande successo per il monologo portato sul palco del Festival di Sanremo dall’attore Pierfrancesco Favino, dando grande prova delle sue doti recitative, interpretando un brano che emoziona il pubblico presente in platea, oltre quello che ha seguito il festival da casa e che sta letteralmente mandando in tilt il web.
Il brano interpretato sul palco dell’Ariston di Sanremo è tratto da “La notte poco prima della foresta” di Bernard-Marie Koltès, storia di estraneità e di esclusione, appena andata in scena all’Ambra Jovinelli di Roma.
In un crescendo di pathos, l’attore giunge ad interpretare il finale con le lacrime agli occhi. Sul finale entrano in scena Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni, che intonano insieme “Mio fratello che guardi il mondo” di Ivano Fossati. E la commozione contagia anche Baglioni.
Impiantato come un monologo rappresentato da un personaggio maschile, è un atto unico scritto nel 1977: debutta al Festival di Avignone con protagonista Yves Ferry quello stesso anno ma il successo arriva quattro anni dopo, a Parigi. In Italia sbarca solo nel 2001, torna poi in scena anche nel 2010.
Il protagonista è un giovane che cerca in tutti i modi di trattenere uno sconosciuto incontrato per caso su un marciapiede, una sera in cui si sente solo. Il giovane non è del luogo, sembra uno straniero. Allo sconosciuto racconta il suo mondo: una periferia dove piove, un posto dove ci si sente estranei, dove non si lavora più. Un mondo notturno che attraversa per fuggire, senza girarsi indietro. Ma parla anche dell’amore e di come di questo non si possa parlare se non a uno sconosciuto come quello che ha appena incontrato.