Oggi, 10 febbraio, Carmelo Imbriani avrebbe compiuto 42 anni, se cinque anni fa non fosse giunto il linfoma di Hodgkin a strapparlo troppo presto dall’affetto dei suoi cari e dai campi di calcio. Imbriani si spense nel 2013, 5 giorni dopo aver compiuto 37 anni.
La malattia giunse come un fulmine a ciel sereno, quando al termine della carriera da calciatore, intraprese quella di allenatore sulla panchina del suo Benevento. Una notizia che sconvolse e colpì l’intero mondo calcistico: tutte le tifoserie e le squadre di calcio di tutte le categorie, non solo italiane, fecero il tifo per Carmelo esortandolo a non mollare.
“Imbriani non mollare” divenne l’urlo di battaglia che supportò Carmelo durante la sua partita più importante e che anche dopo la sua morte ha continuato a tenerne vivo il ricordo, grazie all’associazione istituita da suo fratello Gianpaolo.
Imbriani è tutt’oggi ricordato con grande affetto dal mondo calcistico e non solo, il suo esempio e la sua storia di uomo semplice e leale hanno commosso ed emozionato e riescono ancora a consegnare delle fortissime emozioni.
All’indomani del “derby di Carmelo”, Benevento-Napoli, la cittadina sannita, nel giorno del compleanno di mister Imbriani, si appresta a vivere un momento speciale: la prima proiezione del film documentario “Volevo essere Imbriani”, tutto girato nel Sannio, riservata ad autorità e stampa. L’uscita per il grande pubblico è in programma per giovedì 15 febbraio.
Alla prima saranno presenti il giornalista Rai Luigi Necco, il sociologo dell’Università di Napoli Luigi Caramiello, il direttore sportivo Antonio Pavarese, il massaggiatore del Napoli di Maradona Salvatore Carmando, il sindaco di Benevento e zio di Carmelo, Clemente Mastella. Nel docufilm sono stati intervistati, tra gli altri, Marcello Lippi, Ivan Zazzaroni, Fabio Pecchia, il medico sociale del Napoli Alfonso De Nicola e Pino Taglialatela, ex-portiere partenopeo, nonché vero e proprio fratello maggiore di Carmelo.
L’incasso sarà devoluto in beneficenza per la realizzazione di un campo di calcio per i bambini africani.