Pochi giorni dopo il caso di razzismo denunciato dal sindaco di Cantù che nei giorni scorsi ha raccontato che una paziente di mezza età ha rifiutato di farsi visitare, quando ha capito che il medico di guardia era il giovane di colore, arrivando ad affermare: “Non mi faccio toccare da un negro”, un altro caso di natura analoga si è verificato in Campania dove, però, la vittima delle vessazioni è stato un paziente da parte di un’infermiera.
A denunciare l’episodio è Musah, un mediatore culturale di origine ghanese, collaboratore della Caritas di Benevento, da tempo residente nel Sannio.
L’immigrato, proprio come ha fatto nei giorni scorsi il 30enne medico di Cantù, ha pubblicato un post su facebook per rendere pubblica la spiacevole vicenda di cui è stato vittima.
“Sono qui al pronto soccorsi per una visita. l’infermiera di turno non sta preoccupando della mia salute è molto infastidita dalla mia presenza, quindi mi chiede perché sono venuto in italia? io: “chiedimi del mio problema, per favore ” .lei: no no, questo è il mio paese e se non ti piace torna in Africa.” E comunque ha la croce e il quadro di padre pio appesi dappertutto. Io le ho fatto notare sfidando la sua fede e la sua professionalità. Si infastidisce ancora di più ” viva salvini..viva italia.” Ha esclamata. Io sono ancora in fila per vedere il medico. Vi aggiorno ragazzi. Sono Musah, e’ sono In diretta dall’Ospedale civile.” questo il post pubblicato da Musah.
“‘Perché sei venuto in Italia? Questo è il mio Paese e se non ti piace torna in Africa’, mi ha detto – ha riferito Musah all’Ansa – poi, quando le ho chiesto di prestarmi delle cure del caso, per risolvere il mio problema medico, l’infermiera ha aggiunto ‘Viva Salvini, Viva l’Italia’”.
Musah, mediatore culturale di 37 anni, di origine ghanese, collaboratore della Caritas di Benevento, a cui una infermiera dell’ospedale di Benevento – dove l’uomo si era recato per farsi medicare dopo un banale incidente domestico – ha rivolto parole a sfondo razzista.
Il post ha scatenato un dibattito sui social e non poche reazioni tra i cittadini beneventani, che hanno espresso solidarietà al ragazzo e condannato fermamente le gravissime parole che avrebbe proferito la donna.