In vista della giornata della memoria che si celebra il 27 gennaio, data voluta dall’ONU per ricordare le vittime dell’olocausto, il sindaco di Napoli ha avviato le commemorazioni e le celebrazioni già nelle precedenti 24 ore.
In particolare, il primo cittadino di Napoli, ha reso omaggio ai deportati ebrei, attuando un gesto tanto concreto quanto eloquente: cancellare la toponomastica fascista.
Via Vittorio Emanuele diventa via Salvatore Morelli, invece piazzale Tecchio (gerarca fascista) diventa piazza Ascarelli.
Salvatore Morelli è stato uno scrittore, giornalista, patriota e politico. Quando morì nella camera di una piccola locanda di Pozzuoli, le emancipatrici americane scrissero che era morto il più grande difensore dei diritti delle donne nel mondo.
Invece, Giorgio Ascarelli è stato un imprenditore e industriale tessile, ma soprattutto il primo presidente, nonché fondatore della Società Sportiva Calcio Napoli.
«Piazzale Vincenzo Tecchio, l’ex segretario provinciale del partito nazionale fascista, si chiamerà Piazza Ascarelli. Il mio annuncio nel giorno in cui ricordiamo Luciana Pacifici una delle più piccole vittime della ferocia nazista, morta ad Auschwitz. Anche via Vittorio Emanuele III°, che promulgò le leggi razziali, cambierà nome in Via Salvatore Morelli. Per non dimenticare, mai!».
Questo il post pubblicato sul più celebre dei social network dal primo cittadino napoletano per annunciare l’importante “rivoluzione”.