Pomeriggio di sangue e terrore tra Vitulazio e Bellona, nel Casertano, dove un uomo, Davide Mango, di 48 anni, ha prima ucciso la moglie, e poi ha esploso una quindicina di colpi dal balcone con un fucile e una pistola. Classe 1970, ex vigilante, iscritto a Forza Nuova, Davide Mango lavorava a Torino ed era tornato pochi giorni fa nel suo paese d’origine, Bellona.
Sposato con la 50enne Anna Carusone, dalla quale ha avuto una figlia di 15 anni, Suami, l’uomo era stato denunciato già tre volte per episodi di violenza.
I parenti accorsi sul posto dopo la tragedia riferiscono che la moglie aveva minacciato di lasciarlo, mentre i vicini, con i quali intercorrevano pessimi rapporti, lo descrivono sofferente da qualche tempo.
Dopo un paio d’ore di colloqui, un’ambulanza s’è avvicinata alla villetta a sirene spente per poi ripartire dopo poco a sirene spiegate: a bordo una donna, probabilmente la moglie di Mango, Anna Carusone, 50 anni.
Mango ha sparato alla moglie che aveva minacciato di lasciarlo. Avrebbe puntato l’arma anche contro la figlia 15enne, che era in casa ed ha assistito all’omicidio della madre che però è riuscita a scappare, trovando rifugio in un supermercato.
Dopodichè l’uomo si è barricato in casa, con un arsenale di fucili da caccia, pistole e munizioni detenute legalmente, e ha iniziato a sparare sulla folla gridando: «Ho ucciso mia moglie».
Un pomeriggio surreale, quello iniziato intorno alle 16 a Bellona, con l’uomo armato che dopo aver ucciso sua moglie, si è messo a sparare contro chiunque si avvicinasse al suo balcone, ferendo cinque persone. Tra loro il comandante della stazione dei carabinieri di Bellona, il capitano Crescenzo Iannarella, colpito da pallini di cartucce da caccia al volto e alle labbra.
L’intera area è stata subito circondata da una ventina di militari e diversi agenti di polizia, per essere messa in sicurezza.
Subito dopo, alcuni mediatori hanno iniziato un colloquio con Mango, rivelatosi però inutile. L’uomo ha anche minacciato di far saltare in aria il palazzo con alcune bombole di gas che aveva in casa. Il fabbricato, precauzionalmente, è stato evacuato. Da una prima ricostruzione, la moglie di Mango sarebbe stata uccisa durante una lite all’ingresso dell’abitazione. Lei, per le continue intemperanze del marito, avrebbe minacciato di lasciarlo. E a quel punto la guardia giurata ha perso la testa è l’ha uccisa.
Mango lavorava da tempo a Torino. E dalla città piemontese era rientrato da poco tempo per trascorrere alcuni giorni nel paesino del Casertano. La moglie, Anna Carusone, 50 anni, aveva un rapporto teso con il marito. Che, in passato, era stato denunciato per alcuni episodi di violenza. In paese erano noti i suoi atteggiamenti intemperanti con i vicini di casa.
Poco dopo le 16, Mango ha lanciato dal balcone una bombola di gas e ha iniziato a gridare: «Ho ucciso mia moglie». Subito dopo, imbracciato il fucile, ha iniziato a sparare sulla folla mentre la gente si rintanava all’interno delle attività commerciali nei pressi dell’edificio. In strada c’erano già i primi feriti, tra le quali due donne: una di loro è una vicina di casa dell’uomo.
Panico tra la gente, sul posto una cinquantina di carabinieri, sui tetti degli edifici circostanti diversi cecchini pronti ad aprire il fuoco.
La trattativa con l’uomo è affidata al capitano dell’Esercito Marisa Castelrechini, criminologa che sta cercando di convincere il killer a lasciare entrare i carabinieri con il personale del 118. Sul posto anche il padre di Mango.
Mango, ex vigilante, e’ ancora barricato in casa. I carabinieri stanno tentando da ore di farlo arrendere. L’uomo ha detto di aver ucciso la moglie, Anna Carusone, ma su questo ancora non ci sono certezze. E’ riuscita invece a scappare la figlia 14enne della coppia.