Un agente di polizia penitenziaria di 53 anni è stato arrestato: è accusato di aver abusato della figlia 14enne per diversi mesi. Una verità che la stessa adolescente avrebbe raccontato in un tema in classe.
L’agente, accusato di pedofilia, è stato bloccato dalla polizia e messo agli arresti domiciliari.
A far scattare le indagini della polizia, la denuncia di un’insegnante, partita da un tema d’italiano svolto a scuola dall’adolescente.
“Scrivi una lettera a tua madre confessandole ciò che non hai il coraggio di dirle”: questa la traccia del tema.
Un invito che la ragazza ha colto senza esitazione, anche forse per liberarsi di un peso insostenibile. I particolari di quel tema hanno scosso la professoressa di italiano che ha immediatamente avvertito le forze dell’ordine.
«Sono stata stuprata da papà, la prima volta fu in un giorno in cui non mi sentivo molto bene e non sono andata a scuola»: è uno stralcio dell’elaborato dell’adolescente che ha riversato su quel foglio il racconto degli abusi che avrebbe subito per sette mesi da parte del padre. Le violenze si consumavano tra le mura domestiche, in un piccolo centro della provincia di Frosinone. Ascoltati anche diversi testimoni è stato appurato che l’indagato, un 54enne, in passato avrebbe avuto atteggiamenti “particolari” anche con la figlia più grande.
L’uomo, 54 anni, è indagato perché “con più azioni esecutive di un unico disegno criminoso, compiva atti sessuali con la sua figlia minore”.
Dalle indagini è inoltre emerso che anche la mamma della ragazzina aveva iniziato a nutrire dei dubbi, dicendo alla 14enne di non restare a casa da sola con il padre. La donna ha inoltre riferito agli inquirenti che quando c’erano stati problemi con la figlia più grande, ora 28enne, il marito le aveva promesso che «non si sarebbero più verificati fatti analoghi». La minore ora è assistita da una psicologa.
Il 53enne è stato arrestato dai colleghi della polizia di Stato che gli hanno applicato il braccialetto elettronico come disposto dal gip del tribunale di Cassino.
Una vicenda sconvolgente, emersa lo scorso mese di dicembre quando la ragazzina, che frequenta l’istituto tecnico a Cassino, in un tema di italiano ha raccontato quanto il padre la costringeva a fare da sette mesi.
Non le ha risparmiato nulla ed il gip nell’ordinanza di misura cautelare parla di “rapporti sessuali continui ed in ogni occasione che vedono protagonista l’adulto e la figlia in stato di sudditanza”.
A colpire gli insegnati sono stati i dettagli forniti nel tema dalla 14enne, al punto da portarli immediatamente a porre all’attenzione delle forze dell’ordine i contenuti dell’elaborato.
Le violenze si sono consumate nella villetta dove abita la famiglia dell’agente, alle prese con seri problemi economici, aggravati dalla propensione del cinquantenne, in servizio in un istituto di detenzione, al gioco d’azzardo, tanto che gli è costato l’allontanamento anche dal posto di lavoro. Un provvedimento disciplinare che ha reso ancora più complicata la vita in casa, fino ai presunti episodi di violenza sulla figlia minorenne.