Il cadavere di una 50enne, rinvenuto nell’abitazione della vittima, in via Caravaggio ad Agropoli, ha disseminato forte sconcerto tra gli abitanti del comune cilentano.
Una morte che, secondo quanto emerso dai primi accertamenti delle forze dell’ordine, risalirebbe a diversi giorni fa, ma solo lo scorso mercoledì sarebbe stato ritrovato il corpo senza vita della donna 49enne di origini orientali.
Imbavagliata e con le mani legate con scotch da imballaggio: così l’hanno ritrovata i carabinieri della compagnia di Agropoli, diretti dal capitano Francesco Manna, dopo la segnalazione del proprietario dell’appartamento che aveva bussato più volte alla porta senza ottenere risposta.
Pochi dubbi vi sono in merito al fatto che si tratti di un omicidio. Diverse le piste battute dagli inquirenti, tra le quali la più accredita pare che sia quella che conduce ad un giro di prostituzione.
La vittima si chiamava Lin Suqing ed era nata nel 1968, era residente a Terzigno e aveva affittato quell’appartamento al civico 1 in via Caravaggio per trascorrervi le feste di Natale. La donna sarebbe dovuta andar via nella giornata di mercoledì 3 gennaio. Secondo quanto si è appreso, nella camera da letto non sarebbero state rinvenute macchie ematiche, e la morte della donna sarebbe avvenuta per asfissia. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche l’ipotesi di un regolamento di conti collegato allo sfruttamento della prostituzione.
Secondo indiscrezioni raccolte in ambito investigativo sembra che l’immagine della donna compaia su alcuni siti per appuntamenti. I carabinieri non si sbilanciano ribadendo che non stanno tralasciando alcuna pista.