Quello con i fuochi pirotecnici è un appuntamento al quale i napoletani storicamente non sono mai stati disposti a rinunciare. Un business che impazza a ridosso della mezzanotte più attesa dell’anno, quello dei botti illegali, con le forze dell’ordine impegnate a stanare gli arsenali in cui vengono nascoste tonnellate di fuochi d’artificio.
Ogni anno, le bancarelle montate ad arte per esibire in bella mostra la carrellata di botti illegali, propone dei “tributi” ai personaggi “più forti” dell’anno che sta per volgere al termine, con i calciatori del Napoli da sempre in pole position.
Dalla storica “bomba di Maradona” a quelle di Lavezzi, Cavani, Higuain: a tutti i goleador che hanno fatto sognare i tifosi azzurri è stato dedicato “il botto più esplosivo” di capodanno.
Quest’anno, oltre alla bomba intitolata a “Kim ‘o coreano”, a spopolare è soprattutto la bomba “Hamsik 17”, dedicata al capitano azzurro che ha appena portato il Napoli a laurearsi campione d’inverno in serie A e superato lo storico primato di Maradona in maglia azzurra, siglando 117 reti, mentre il fuoriclasse argentino ne segnò 115.
“Il tributo pirotecnico al capitano” è confermato dall’ultimo maxi-sequestro di botti illegali: bombe confezionate artigianalmente e bombe “Hamsik 17” erano infatti nel salotto di casa di un incensurato 34enne di Brusciano, nel Napoletano, insieme ad altri 3.265 ordigni pirotecnici, per un peso complessivo di 1,8 tonnellate.
Le “Hamsik 17” sono bombe da lancio con mortaio il cui utilizzo dovrebbe essere riservato esclusivamente agli specialisti del settore pirotecnico.