La notte di Natale nel primo comune di provincia ad est di Napoli è stata segnata da un episodio che ha scosso non poco la comunità locale.
Un forte boato, consequenziale all’esplosione di una bomba carta piazzata davanti alla saracinesca della palestra “Animal Kingdom” ha interrotto i festeggiamenti dei cercolesi, nella notte tra il 24 e il 25 dicembre.
L’esplosione è avvenuta poco dopo la mezzanotte, in viale Marconi, nei pressi della saracinesca della palestra “Animal Kingdom”, molto nota e frequentata nel comune vesuviano.
Viale Marconi è una strada secondaria che converge in via don Minzoni, una delle strade principali del comune vesuviano. Si tratta di un vialetto molto trafficato di giorno, complice la presenza non solo della palestra, ma anche di piccole fabbriche e di diverse attività commerciali nelle vicinanze, che diventa isolato di notte, con i soli rumori che giungono dalle abitazioni e dalle auto in transito ad animare la scena.
Pertanto, chi ha piazzato l’ordigno davanti alla saracinesca della palestra, lo ha fatto con l’intenzione di non ferire o uccidere qualcuno, in quanto certo del fatto che durante la notte di Natale nella struttura non ci fosse nessuno, seppure cospicua fosse la presenza di persone intente a festeggiare il Natale, all’interno delle abitazioni adiacenti. Un raid intimidatorio voluto per inviare un messaggio chiaro a qualcuno. Un’ipotesi avvalorata dai modesti danni prodotti dalla deflagrazione che ha solo danneggiato la saracinesca della palestra, ma che ha spaventato e non poco i residenti in zona che hanno sentito i vetri delle finestre tremare.
Il titolare della palestra, un 41enne molto conosciuto per i prestigiosi titoli conseguiti nel corso di una prestigiosa carriera da body builder che lo ha portato poi ad aprire una palestra che gestisce insieme ai figli, nel paese in cui vive da sempre con la sua famiglia, in sede di denuncia ha detto di non aver ricevuto alcuna richiesta estorsiva o minaccia.
I carabinieri di Cercola, la cui stazione si trova in viale Gandhi, a meno di 1 chilometro di distanza dal luogo dell’esplosione, sono giunti immediatamente sul posto, allertati proprio dal forte boato e da subito hanno avviato delle indagini ad ampio raggio. Al momento le ipotesi più battute per risalire alla matrice del raid avvenuto durante la notte di Natale, pongono gli inquirenti davanti a un bivio: una vicenda privata o legata al racket delle estorsioni?
Tutti gli elementi fin qui emersi, portano ad attribuire maggiore credito alla seconda pista, in quanto non è il primo episodio di simile portata che si verifica a Cercola e che coinvolge un’attività commerciale che si trova lungo via Don Minzoni, come detto, una delle strade principali di Cercola, nonchè ricca di esercizi commerciali.
Un paio di settimane fa una bomba carta fu piazzata davanti all’ingresso di un’agenzia immobiliare in via don Minzoni. Anche in questo caso, il titolare ha dichiarato ai carabinieri di Cercola di non aver mai subito minacce estorsive.