“Stanato” e catturato il latitante Antonio Boccia, 39enne già noto alle forze dell’ordine e ritenuto a capo di una “piazza di spaccio” di cocaina nei quartieri Spagnoli di Napoli.
Nel novembre 2015, Boccia fu vittima di un agguato. Gambizzato nei pressi di una chiesa al vico lungo San Matteo, ferito e sanguinante, trovò riparo proprio all’interno della chiesa per sfuggire all’agguato, terrorizzando un gruppo di ragazzini che stavano seguendo una lezione di judo.
L’operazione è stata condotta dai Carabinieri della compagnia Napoli Centro ed ha portato all’arresto dell’uomo, ricercato dall’inizio di novembre, quando si era dato alla latitanza per evitare di finire in galera. I militari dell’Arma lo hanno localizzato a Somma Vesuviana, nel Napoletano, dove si era nascosto in un villetta con ingresso indipendente di proprietà del fratello. Quando i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento, all’alba di oggi, giovedì 21 dicembre, Boccia era già in piedi, con due valigie pronte nell’armadio, in quanto prossimo a lasciare l’appartamento per trasferirsi in un nuovo nascondiglio.
Alla vista degli agenti, non ha opposto resistenza, siè semplicemente lasciato ammanettare dicendo: “con voi della Pastrengo (sede del comando provinciale di Napoli dei Carabinieri, ndr) non ci provo nemmeno. Lo so. Mi conoscete…”
E’ stato condotto nella casa circondariale di Poggioreale. Dovrà scontare una pena di tre anni e nove mesi di reclusione come disposto da una sentenza del Tribunale di Napoli conseguente a una condanna per spaccio di stupefacenti.