Il Napoli vince a Torino e si riappropria della vetta della classifica. Finisce 1-3 l’anticipo delle 18 sul campo dei granata, con gli azzurri che dopo una ventina di giorni “maledetti” dove la vittoria sembrasse no voler più essere agguantata, zittiscono sul campo illazioni e dicerie su un’ipotetica “crisi” della squadra.
La squadra di Sarri ritrova la sua naturale brillantezza oltre che la vetta della classifica. Una vittoria che esorcizza un altro tabù: Marek Hamsik ha segnato il suo centoquindicesimo gol in maglia azzurra eguagliando Diego Armando Maradona nella classifica dei calciatori di tutti i tempi.
Una vittoria “comoda” per il Napoli ha dominato il match per ampi sprazzi, tornando ad esibire tutte le caratteristiche che tanto fanno ben parlare di questo organico e che nelle ultime due settimane stentavano ad emergere: la freschezza ritrovata, il movimento senza palla, l’organicità del pressing.
Ad aprire le danze è un gol di Koulibaly, su corner di Callejon, maturato nei primi minuti di gioco.
Segnare ancora, per gli uomini di Sarri, è stato semplicissimo, perché al dominio nella zona centrale e all’assoluta prevalenza dei difensori ospiti sugli attaccanti di casa, impalpabili soprattutto sugli esterni, è corrisposta la facilità estrema di penetrare tra le fragili maglie granata. Zielinski ha segnato il 2-0 e, il terzo gol, come detto, porta la firma di capitan Hamsik.
Il Napoli avrebbe potuto dilagare, segnando molte più reti, esibendo nuovamente quel calcio che tanto fa divertire i suoi tifosi e che esalta ed appassiona tutti gli appassionati di questo sport.
I granata hanno avuto qualche fiammata, nutrito deboli speranze e permesso a Belotti di tornare al gol dopo quasi tre mesi, anche se sul destro del Gallo è stato decisivo il contributo di Reina, lentissimo di riflessi. La partita, già chiusa virtualmente dopo il primo tempo, è definitivamente andata in archivio quando Ljajic , a 10′ dalla fine, è uscito zoppicando lasciando i suoi in dieci. A quel punto Sarri ha potuto permettersi di sostituire Hamsik consegnandolo alla standing ovation dei tifosi napoletani e agli applausi cavallereschi di quello granata verso il capitano della nuova capolista.