Primo weekend utile per visitare Carta Bianca Capodimonte Imaginaire, la mostra ideata da Sylvain Bellenger e Andrea Viliani con Laura Bossi Régnier, Giuliana Bruno, Gianfranco D’Amato, Marc Fumaroli, Riccardo Muti, Mariella Pandolfi, Giulio Paolini, Paolo Pejrone,Vittorio Sgarbi e Francesco Vezzoli: dieci personalità attive in diversi campi del sapere che hanno accettato la sfida di allestire una propria sala-mostra nel Museo di Capodimonte scegliendo dieci opere tra le 47mila custodite.
La mostra sarà visitabile fino al 17 giugno 2018.
Sabato 16 dicembre al Museo e Real Bosco di Capodimonte il terzo appuntamento del 2017 del laboratorio di disegno a cura di Caroline Peyron, artista francese che da molti anni lavora sul disegno, come strumento per insegnare a guardare le opere nei musei. Il laboratorio di disegno Quando gli occhi e le mani parlano promosso da Amici di Capodimonte onlus anche quest’anno si rivolge ad un pubblico vasto ed eterogeneo, e mette insieme attorno all’opera d’arte adulti, adolescenti e bambini, persone che sanno disegnare con altre che non hanno mai preso una matita in mano. La partecipazione è libera, si paga il solo biglietto d’ingresso al museo. Non è necessaria la prenotazione.
Domenica 17 dicembre, alle ore 11.00, per l’appuntamento domenicale mensile dedicato alle famiglie con bambini di età compresa fra i 6 e gli 11 anni, si terrà l’ultimo appuntamento del ciclo di laboratori Gli elementi del contemporaneo: una serie di incontri, ciascuno dedicato ad uno dei quattro elementi naturali, finalizzati ad avvicinare i bambini all’arte contemporanea, stimolandone la capacità di osservazione e la rielaborazione creativa attraverso esperienze ludico-formative che ne favoriscono l’interazione con i genitori.
L’appuntamento Trame di terra approfondirà l’elemento terra nella sua duplice accezione materica e simbolica. Le opere di Pignatelli, Kentridge, Kounellis, Burri, Armleder, Mertz, Clemente e Mainolfi, opportunamente illustrate da Daria Giampaglia, storica dell’arte dei Servizi Educativi di Capodimonte, aiuteranno i giovanissimi visitatori a dar vita ad originali brochure realizzate, con il supporto di mamma e papà e dell’operatrice didattica, utilizzando cartoncini colorati, veline e pastelli messi a loro disposizione.
Al termine del laboratorio, al quale è possibile partecipare gratuitamente, con il solo biglietto di ingresso del Museo, gli ‘artisti in erba’ dopo aver assemblato le loro creazioni in una sorta di installazione collettiva potranno portarle via con loro. L’attività dura circa due ore e richiede obbligo di prenotazione al numero 081 7499130 (10.00-13.00 | 15.00-17.00).
La rassegna di performance prosegue domenica 17 dicembre 2017 ore 17.30 (Sala Beuckelaer, primo piano) con Voci fiammingoletane, 1 opera/1 poemetto di Giovanni Meola che ne cura anche la regia con Mario Faticato come autore che ha scritto un poemetto in versi sciolti in napoletano scritto a partire dalle suggestioni di Mercato in Piazza di Joachim Beuckelaer, uno dei simboli degli enormi cambiamenti avvenuti alla metà del ‘500 nel Nord Europa protestante e anticlericale. La lettura drammatizzata del poemetto crea una relazione tra ciò che il quadro mostra in bella evidenza – la vita attiva del commercio nella città di Anversa secondo la nuova coscienza protestante in totale contrasto con le opere di stampo religioso dei Cattolici che ponevano in primo piano la vita contemplativa e le opere sacre – e ciò che Faticato ha immaginato a partire da quello stesso quadro, creando così un cortocircuito magmatico di personaggi, storie, voci. Voci fiammingoletane è una lettura drammatizzata in napoletano, versi sciolti evocativi e sonori come solo questa lingua sa plasmare, sul ‘500 protestante e i fiamminghi, ispirata dal Mercato in Piazza di Joachim Beuckelaer.