Periodo molto caldo in Campania per quanto riguarda il gioco d’azzardo e le scommesse. La regione è tra quelle dove si gioca di più (al sud è la prima in assoluto) e quindi il tema è particolarmente sentito.
La prima novità di rilievo riguarda la drastica riduzione delle sale da gioco e delle macchine automatiche come slot machine e video lottery prevista dall’accordo Stato – Regioni. Con il piano a regime si vuole arrivare a dimezzare le attività in cui si gioco e ridurre di un terzo le postazioni automatizzate installate. Le slot da rottamare soltanto in Campania entro il prossimo anno dovranno essere l’impressionante numero di 11 mila.
Soddisfazione da parte della politica regionale e delle associazioni che si battono contro la ludopatia, evidenziando come la Campania sia particolarmente colpita dal fenomeno del gioco d’azzardo fruito dai minori con gravi ripercussioni sotto vari punti di vista. Ci si augura ovviamente che questa drastica riduzione delle installazioni sul territorio, collegato ai divieti di prossimità delle sale giochi rispetto ad alcuni luoghi sensibili a cominciare dalle scuole, possa avere vantaggi positivi in simbiosi con le attività di prevenzione ed informazione che si stanno già svolgendo e ci si augura possano essere ulteriormente potenziate nel corso dei prossimi mesi.
Oltre al livello regionale, anche nei comuni c’è molto fermento per regolamentare in modo più restrittivo il fenomeno del gambling. Da fine ottobre ad esempio il Comune di Avellino si è dotato di un regolamento per il gioco d’azzardo con nuove fasce di apertura e chiusura e divieto di apertura per nuove sale da gioco in prossimità di scuole, parrocchie ed altri luoghi sensibili. Le strutture già esistenti che non rispettano la distanza di 300 metri avranno un tempo limite di tre anni per adeguarsi.
Anche ad Acerra ad inizio autunno, con l’unanimità del consiglio comunale, è stato approvato un regolamento sullo stesso tema. Oltre a limiti ed orari, il regolamento di Acerra prevede pure che le macchine da gioco installate in esercizi pubblici siano all’interno di una stanza chiusa con porta. Il termine ultimo per le attività commerciali di adeguarsi a tale norma è il prossimo 31 dicembre.
Ed ovviamente non potevamo che chiudere con Napoli. Sta infatti facendo molto discutere una nuova regolamentazione sperimentale a livello comunale prevista fino al 31 dicembre del 2019 degli orari di funzionamento delle slot ed altre macchine utilizzate per il gioco d’azzardo. Sono previste due diverse fasce orarie di apertura e chiusura tra cui scegliere per gli esercenti oltre ad orari differenziati nel corso dell’anno a seconda dell’apertura o meno degli istituti scolastici. Previsti inoltre vari requisiti da soddisfare da parte degli esercenti come la disponibilità all’interno della propria attività commerciale di materiale informativo sui rischi della ludopatia e sulle strutture disponibili ad aiutare chi è caduto nel tunnel del gioco d’azzardo patologico. Per quanto riguarda invece il gioco online l’osservanza delle regolamentazioni è garantita dall’ente statale AAMS, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la quale rilascia la propria licenza solamente ai migliori casinò online che riescono a dimostrare di proteggere i dati degli utenti e porre un limite di denaro nei conti di gioco.
Campania in fermento dunque per un fenomeno in forte crescita ma comunque non soltanto nella nostra regione. Negli ultimi tre anni, infatti, con la sola eccezione del “virtuoso” Piemonte, il tutte le altre regioni d’Italia il fatturato dell’industria del “gambling” è andato crescendo ovunque.