Novecento napoletano ritorna dopo un quarto di secolo dal suo debutto in una nuova edizione concepita in esclusiva per il Trianon Viviani. La prima al teatro del popolo giovedì 7 dicembre, alle 21.
Il fortunato spettacolo, applaudito anche all’estero, dedicato alla canzone napoletana d’autore del cosiddetto «secolo d’Oro», si ripresenta ora con il titolo Novecento napoletano al Trianon Viviani e la compagnia capeggiata sulla scena da Maurizio Casagrande.
Nato da un’idea di Lello Scarano e Bruno Garofalo, quest’ultimo anche scenografo, regista, nonché autore con Angiolina Campanellie Raffaele Esposito, lo spettacolo va ora in scena in un nuovo allestimento esclusivo prodotto da Immaginando e Pragma di Rosario Imparato e Mario Minopoli.
«Il successo incondizionato ottenuto nelle due precedenti edizioni, le sollecitazioni giunte da più parti a ricostituire e rimettere in scena questa felice testimonianza antologica della nostra storia musicale, l’esigenza del mercato internazionale perché sia disponibile per le platee dell’estero una documentazione corretta e spettacolare di tale patrimonio – spiega Garofalo – ci hanno spinto a formulare il progetto di questa nuova edizione dello spettacolo rielaborata grazie a una moderna concezione di messa in scena e da una nuova linea drammaturgica, con un nuovo titolo che indica il Trianon Viviani, luogo mitico che ha visto calcare le sue tavole da tantissimi artisti napoletani sin dall’inizio del secolo ventesimo».
Novecento napoletano debuttava nel 1992. Lo spettacolo si rivelava uno delle più complesse produzioni di teatro musicale degli ultimi anni, con cento artisti, tra musicisti, interpreti, tecnici, danzatori e comparse, accompagnati da scenografie, attrezzi e costumi, che davano vita a una sequenza ininterrotta di quadri a tema e di coreografie ispirate alle illustrazioni e alle pitture dell’epoca di riferimento.
Ai novanta giorni di programmazione tra Napoli, Roma, Milano, Genova, faceva sèguito un’edizione ridotta a Parigi, dal titolo Cantata d’ammore. La tournée internazionale proseguiva nell’anno successivo e nella versione completa, a Zurigo, a Buenos Aires e in sedici città del Giappone con partenza da Tokyo. Sempre con un successo forte e unanime.
Nel 1998, all’Augusteo di Napoli, andava in scena la seconda edizione dello spettacolo. Di nuovo il gradimento di pubblico era superiore a ogni aspettativa, non solo per la qualità degli artisti in scena, ma anche per la formula drammaturgica e l’esecuzione musicale: rispetto delle partiture originali; interpretazione affidata a cantanti-attori, in grado di rendere nelle interpretazioni tutto il contenuto teatrale e spettacolare dei versi; citazione iconografica delle tante immagini dell’epoca, come i frontespizî decorati delle partiture, per accompagnare l’esecuzione spettacolare delle canzoni.
Con Maurizio Casagrande, in scena Antonio Murro, Susy Sebastiano e Franco Castiglia, e ancòra Fiorenza Calogero, Raffaela Carotenuto, Laura Lazzari, Marianna Liguori,Matteo Mauriello, Salvatore Meola, Gennaro Monti, Cristian Moschettino, Massimo Salvetti e Daniela Sponzilli. Il balletto è composto da Tonia Carbone, Carmine Rullo, Priscilla Avolio, Andrea Cosentino, Alfonso Donnarumma, Antonio Piccoli, Eliana Virgili e Susy Marino. I posteggiatori sono Alessandro Tumolillo, Antonio Gagliotti e Antonello Guetta. Ipescatori di Mergellina Ciro Chianese e Giovanni Todisco. La banda vede Alfonso Acquisto al trombone, Gregori Galatan e Michele Auriemma alle trombe, Arcangelo Terracciano al sax, Pasquale Albano al rullante e Antonio Ricci alla cassa e ai piatti.
Gli arrangiamenti musicali sono stati curati da Tonino Esposito. Direttore musicale è Ciro Cascino. I costumi sono firmati da Mariagrazia Nicotra, le coreografie da Enzo Castaldo e le immagini videografiche da Claudio Garofalo.
Novecento napoletano al Trianon Viviani andrà in scena tutti i giorni da giovedì 7 a martedì 12 dicembre e da venerdì 15 a domenica 17 dicembre. Le rappresentazioni sono alle 21, tranne le domeniche in cui sono alle 18.