Una storia di abusi e di violenze domestiche che si protraevano da anni, emersa proprio in concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Da anni subiva le violenze del compagno, anche davanti ai figli, alla fine è riuscita a denunciare i soprusi facendolo arrestare: è la fine di un incubo per una donna di Torre del Greco, dopo l’ultimo abuso, subito sul pianerottolo di casa, dove è stata bloccata dal compagno di 35 anni, strattonata, minacciata e insultata. Poi pensando che stesse per chiamare aiuto, l’uomo le ha strappato il cellulare di mano e l’ha colpita con dei pugni sulla testa.
La vittima è riuscita a chiamare il 112 e dopo pochi minuti una pattuglia dei carabinieri è arrivata sul posto, ma l’uomo era fuggito. I militari lo hanno rintracciato nei pressi dell’abitazione e lo hanno tratto in arresto. La donna – giudicata guaribile in 5 giorni dai sanitari – ha confessato di subire violenze ormai da due anni.
Il 35enne è finito nel carcere di Poggioreale: è accusato di atti persecutori (“stalking”) e maltrattamenti.
Solo ieri, durante la giornata di venerdì 24 novembre, ha trovato la forza e il coraggio per denunciare il compagno. La donna, uscendo dalla sua abitazione, ha trovato l’uomo ad aspettarla.
L’uomo, marittimo di professione, la picchiava anche davanti ai figli.