Palermo, 25 novembre 1985 – Ore 13.40, in via Libertà, un’auto della scorta del giudice Paolo Borsellino sbandò travolgendo un gruppo di giovani del liceo classico Meli che erano in attesa alla fermata dell’autobus. Due ragazzi morti, venti studenti feriti: questo il bilancio dell’incidente in cui persero la vita Biagio Siciliano, di 14 anni, e Giuditta Milella, di 17 anni. Sul marciapiede, nei pressi di piazza Croci, c’erano una cinquantina di studenti. Erano tutti appena usciti da scuola.
Sotto la pensilina dell’Amat piombò un’Alfetta dei carabinieri. Un’auto non si era fermata all’alt del vigile urbano, quella dei carabinieri l’aveva presa in pieno ed era volata sulla gente. Biagio morì all’istante, Giuditta, figlia di un dirigente di polizia, morì dopo una settimana di agonia in ospedale.
I carabinieri stavano scortando i magistrati Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta.
Le famiglie di Giuditta e Biagio seppero impartire una splendida lezione di umanità ed impegno civile alla città e a tutta l’Italia.