Riuscire a far vivere la scienza a studenti e insegnanti, portando nelle classi superiori l’educazione scientifica “pratica” con la creazione di laboratori per le biotecnologie, che tanto hanno contribuito negli ultimi decenni al progresso della medicina e all’innovazione terapeutica per molte gravi malattie.
È questo l’obiettivo di Amgen Biotech Experience – ABE della Fondazione Amgen, che porta avanti questa iniziativa da oltre 30 anni negli Stati Uniti e ora ha esteso il programma anche in Asia e in molti altri Paesi europei, tra cui l’Italia. ABE è un programma internazionale di formazione sperimentale sulle biotecnologie e di innovazione metodologica basata sull’IBSE (Inquiry Based Science Education) ed è destinato agli studenti delle scuole superiori e ai docenti di scienze naturali.
Dopo una fase pilota condotta nell’anno accademico 2016-2017, ABE Site Italy, realizzato grazie alla cooperazione tra ANISN e Università degli Studi di Napoli Federico II, fregiato da un gemellaggio di prestigio con l’ABE Site Massachusetts, riparte ufficialmente nel nostro Paese. Oggi l’inaugurazione a Napoli (Università Federico II, Sala Azzurra, Monte S. Angelo) con una cerimonia che vede riuniti oltre a studenti e docenti, rappresentanti del MIUR, USR, ANISN, ABE Site di Harvard ed il Magnifico Rettore della Federico II.
«In Italia il programma ha coinvolto, nella fase pilota, un gruppo di 20 docenti delle scuole superiori provenienti da 5 Regioni italiane. La formazione è stata realizzata presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli dallo staff dell’ABE Site Italy costituito da esperti dell’IBSE e da scienziati – dichiaraAnna Pascucci, Presidente dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali (ANISN) e Direttore dell’ABE Site Italy – il corso ha coniugato attività sperimentali e formazione metodologica, approfondimenti scientifici e riflessioni sulla natura della Scienza. Gli insegnanti prima, durante la formazione e gli studenti poi, a scuola, hanno dovuto affrontare situazioni complesse, con variabili da identificare, eventuali imprevisti sperimentali, fornire una rigorosa spiegazione dei risultati in base alle evidenze e ai dati, ricercare il motivo dell’errore se c’è stato, confrontare i propri risultati con quelli degli altri, e individuare nuove domande di ricerca».
Il programma Amgen Biotech Experience stimola e incrementa un forte interesse per la scienza da parte degli studenti e li può aiutare a pensare a sé stessi in un futuro non molto lontano all’interno di ruoli nei quali affronteranno malattie complesse e contribuiranno al miglioramento della salute.
«È noto che in Italia, come in altri Paesi di grande tradizione negli studi umanistici, la diffusione della cultura scientifica sia penalizzata – afferma Luciano Gaudio, Professore di Genetica, Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – per questo vanno apprezzate tutte le iniziative, come quella promossa da Amgen, che hanno l’obiettivo di incrementare il livello della consapevolezza scientifica nel nostro Paese. Lo scopo non deve essere quello di creare dei tuttologi, ma persone con competenze scientifiche di base e con sufficienti capacità critiche per identificare e distinguere informazioni attendibili da notizie-spazzatura».
Il corso di formazione ABE Site Italy è gratuito e nell’anno scolastico 2017-2018 sarà rivolto a docenti delle scuole superiori delle regioni Campania, Lazio, Umbria e Puglia. Il programma prevede la formazione dal 15 al 18 gennaio 2018 di 24 docenti selezionati in base a specifici requisiti, la sperimentazione a scuola con alunni del triennio, la fornitura gratuita di materiali e strumentazioni per realizzare le attività.
La Fondazione Amgen, come azienda biotecnologica e innovativa, è impegnata per vincere la lotta contro le malattie più gravi dove c’è bisogno di continua innovazione che può essere garantita solo con un pool di ricercatori e scienziati di talento. “L’accesso all’istruzione e all’alfabetizzazione scientifica è di grande importanza per tutti poiché ci aiuta a sviluppare la nostra abilità di porci domande, organizzare le idee e risolvere problemi – afferma Ermanno Paternò, Executive Medical Director Amgen Italia – in questo contesto la Fondazione Amgen lavora per ispirare la prossima generazione di innovatori e per incoraggiare lo sviluppo di talenti in campo scientifico in tutto il mondo. I numeri parlano da soli: per l’Italia lo sforzo è stato importante, stiamo parlando di oltre 500 insegnanti e circa 30.000 studenti. Sono numeri che assumono un’importanza ancora maggiore se pensiamo che la Fondazione è attiva nel nostro Paese da non più di 5 anni».