Riparte alla grande la nuova stagione del Nest – Napoli est teatro – che apre il sipario il 4 e 5 novembre con La locandiera – o l’arte per vincere- di Carlo Goldoni. Dopo il debutto in prima nazionale alla 38^edizione di Asti Teatro, il capolavoro goldoniano La Locandiera, nella nuova edizione prodotta dalla Compagnia del LOTO di Teatrimolisani , approda al Teatro Nest.
Nei panni di Mirandolina, l’attrice italiana più premiata a livello internazionale degli ultimi anni, Silvia Gallerano, in questo allestimento di Stefano Sabelli che “traghetta” il capolavoro di Goldoni da Firenze al Delta del Po, in un’atmosfera acquitrinosa anni ’50, da Riso Amaro, fra piccoli bracconieri dediti a facili contrabbandi, passator cortesi attratti dal liscio intonato, senza tempo e ritmo, da lucciole, in cerca di clienti di frontiera. Claudio Botosso, fra i volti più noti del Cinema italiano d’autore – diretto da registi del calibro di Avati, Fellini, Bellocchio, Bozzetto, Luchetti, Risi, Perlini, Schroeter, Micol (Seconda Primavera di Francesco Calogero, di cui è protagonista, è sugli schermi in questa stagione) – dà vita, con la sua recitazione intensa e asciutta al Cavaliere di Ripafratta, vero antagonista della protagonista goldoniana.
Nella grigia e surreale ambientazione ideata da Stefano Sabelli, coadiuvato dalle scene di Lara Carissimi e Michelangelo Tomaro e dai costumi di Martina Eschini, si distingue il vivo talento dei migliori giovani attori molisani, cresciuti negli anni nella Compagnia del Loto. Molti di loro, con determinazione, si sono già distinti e fatti apprezzare in tante importanti produzioni, fra Cinema e Teatro: Giorgio Careccia, un Conte di Albafiorita mix tra gagà e camorrista; Andrea Ortis, Marchese di Forlimpopoli, il classico veneto spiantato ma con passioni musicali da melomane incallito; Alessandra Evangelisti ed Eva Sabelli nei rispettivi panni di Ortensia e Dejanira, che ricalcano, canterine e danzanti, artiste d’Avanspettacolo un po’ sfiorite e demodé; Diego Florio un ruspante e tenace Fabrizio; Giulio Maroncelli un raffinato Servo di dubbia sessualità. Pierdomenico Simone, completa con la sua veggente e musicale presenza i passator cortesi.