Via Angelo Camillo De Meis è una strada a doppio senso di marcia, lunga circa 2 chilometri ed è una delle arterie cruciali del quartiere Ponticelli. Una strada percorsa da migliaia di automobilisti tutti i giorni, a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Ragion per cui è facile rimanere imbottigliati nel traffico, complici soprattutto i parcheggi selvaggi che si rilevano, in particolar modo, in prossimità delle tante attività commerciali.
Il parcheggio in doppia fila è all’ordine del giorno, non solo lungo via De Meis, ma anche sul Corso Ponticelli, con tutti i disagi che questa pratica comporta per gli automobilisti, ma soprattutto per i bus di linea, molto spesso costretti a fermarsi in attesa che l’automobilista scellerato provveda a spostare l’auto che intralcia il percorso, generando lunghe code di traffico.
Non è tutto: la moda che dilaga tra gli automobilisti scellerati di Ponticelli è “il parcheggio obliquo”, ovvero, l’auto non viene lasciata in sosta allineata al marciapiede, seppure ci sia spazio a sufficienza per effettuare la manovra, ma, inspiegabilmente, di sbieco, invadendo così la corsia di transito.
Un parcheggio dettato dalla fretta e dalla “pigrizia”, supportato dal principio: “così subito faccio e degli altri che mi frega”, voluto, in certi casi, anche per dimostrare “la padronanza” del territorio, unitamente alla totale mancanza di rispetto delle regole del codice stradale, di quelle imposte dal senso civico, dello Stato in quanto tale.
Auto lasciate in sosta selvaggia per ore, mentre gli autori di quei parcheggi sono al bar a sorseggiare un caffè o a fare acquisti nei negozi, e lungo la strada impazza il caos, “grazie a loro” e alla complicità dell’assenza di controlli da parte dei caschi bianchi, storicamente latitanti lungo le strade menzionate.
Non di rado, accade che le auto vengano parcheggiate con le due ruote anteriori sul marciapiede, rendendo impossibile e perfino pericoloso il transito dei pedoni, costretti a passeggiare in strada, tra auto e scooter che molto spesso sfrecciano a velocità sostenuta.
Una situazione che esaspera i residenti in zona, stanchi di dover subire lo stress e il nervosismo che deriva dall’imposizione di vivere in un’autentica giungla urbana, dove il codice stradale viene quotidianamente deriso e l’assenza della polizia municipale, non contribuisce a redimere gli automobilisti scellerati, anzi ne incoraggia l’inciviltà e la sfrontatezza.
Una realtà che si respira da anni e che, di giorno in giorno, diventa sempre più insostenibile: questo è quanto denunciano i ponticellesi, costretti a destreggiarsi in questo labirinto di auto, anche per percorrere pochi metri. In auto o a piedi, la situazione non cambia: la viabilità, lungo le strade del quartiere, sta diventando critica e sempre più pericolosa. Non di rado, lungo la stessa via De Meis delle persone sono state investite mentre attraversavano la strada da automobilisti che la percorrevano ad una velocità non consona ad una strada urbana, situate nel cuore del centro abitato. L’estate scorsa, una donna è morta, investita da un’auto, proprio in via De Meis.
Di notte, le strade del quartiere si trasformano in una vera e propria pista percorsa da auto e scooter che, a velocità sostenuta, non rispettano nè i segnali stradali nè gli ignari automobilisti in transito, effettuando manovre pericolose, solo per “lo sfizio” di sfidare la morte superando i 100km/h o per lanciare un messaggio chiaro che, al calar del sole, risulta anche più eloquente: a Ponticelli comandano loro, quelli che se ne vanno in giro nelle auto di lusso e sugli scooter potenti, spingendo sempre più forte sull’acceleratore, nella totale mancanza di rispetto di tutte le regole.