Stasera alle 20.45, allo Stadio Olimpico di Roma si disputerà una delle sfide più attese ed affascinanti del campionato di massima serie: Roma-Napoli. Una partita che si giocherà in una fase del campionato ancora iniziale e che pertanto non assume un valore cruciale in chiave-scudetto, ma i tre punti in palio sono decisamente ambiti da entrambe le squadre e potranno comunque incidere sull’assetto della classifica.
Eusebio Di Francesco contro Maurizio Sarri: due allenatori che hanno sorpreso e rimodernato il calcio italiano, due sorprese felici, capaci di traghettare le loro squadre verso successi significativi regalando un bel gioco, ragion per cui, l’incontro di stasera è ancor più atteso dagli appassionati di calcio.
La prima in classifica contro la quinta. A dividere le squadre di Sarri e Di Francesco, ci sono sei punti, anche se la Roma ha da recuperare la gara a Genova contro la Sampdoria, rinviata causa maltempo. Giallorossi e azzurri all’Olimpico sono alla ricerca di conferme e certezze su quanto di buono fatto vedere in queste prime sette giornate di campionato. La Roma si presenta al big-match con la seconda difesa meno battuta della Serie A con 4 gol al passivo. La Roma finora ha perso solo contro l’Inter in casa.
Il Napoli, dal suo canto, macina record. Una squadra a immagine e somiglianza del suo allenatore che all’Olimpico sarà chiamato a proteggere il primo posto dagli assalti bianconeri che alle 18:00 affronterà la Lazio tra le mura amiche dello Juventus Stadium. Un primato che va difeso con le unghie e con i denti. Proprio per questo, l’allenatore azzurro a Roma andrà con i titolari inamovibili.
Il Napoli vanta il miglior attacco della Serie A con 25 reti, una media di 3,5 a partita. A segnare sono i soliti tre lì davanti: Mertens (7 gol), Callejon (4) e Insigne (2). Ma non solo. Il Napoli delle meraviglie tutto attacco e spettacolo di quest’anno ha anche un altro pregio. Ovvero, fa segnare un po’ tutti, come dimostrano le due reti a testa di Koulibaly e Ghoulam e il fatto che, dell’11 che scenderà in campo all’Olimpico, solo Albiol non è ancora andato in gol. Sarri contro la Roma, oltre a inseguire l’obiettivo di restare in vetta da solo, ne vuole raggiungere anche un altro: il gol numero 200 della sue gestione. Mai nessun allenatore italiano, in 83 gare sulla stessa panchina, era riuscito ad esser così prolifico.
Roma-Napoli è anche la sfida tra Edin Dzeko e Dries Mertens. Il bosniaco e il belga lo scorso anno sono arrivati primo e secondo nella classifica cannonieri della Serie A. Insieme hanno segnato 57 gol. Quest’anno sono a quota 14: 7 ciascuno, con una media di una rete a gara. Dzeko e Mertens, per storia e caratteristiche, sono due attaccanti diversissimi, accomunati solo dalla fame di gol. Il romanista è da sempre attaccante-boa, uno che vive e si trova a suo agio nell’area avversaria. Il napoletano, invece, si è scoperto punta pura a quasi 30 anni e per caso, dopo il primo infortunio di Arkadiusz Milik all’inizio dello scorso campionato. Il suo spostamento da esterno a fulcro del reparto offensivo è stata una delle migliori intuizioni di Sarri. Che adesso se ne godi i benefici. La passata stagione Dzeko e Mertens sono già stati decisivi nel doppio confronto sull’asse Roma-Napoli.