L’estate 2017 è abbondantemente archiviata ed è tempo di tirare le somme.
Moltissimi gli italiani che hanno reclamato truffe, disagi e disservizi che hanno concorso ad imbruttire le tanto attese vacanze estive. Appartamenti tutt’altro che in grado di rispecchiare le foto e le descrizioni delle inserzioni o addirittura inesistenti, voli in ritardo o valigie smarrite, disservizi legati al noleggio dell’auto: questi i disagi più frequenti registrati allo sportello Turismo viaggi dell’Unione Nazionale Consumatori durante l’estate 2017.
Alloggi e pacchetti tutto compreso, trasporti e autonoleggio: queste le tre categorie che hanno registrato il maggior numero di lamentele.
Alberghi, bed and breakfast, case vacanza e i viaggi tutto compreso hanno incassato il 55% di segnalazioni che riguardano inadempimenti contrattuali, sistemazione insoddisfacenti e in alcuni casi vere e proprie truffe. Oltre il 30% dei reclami riguarda i disagi con i trasporti (aerei su tutti), mentre il 10% sono problematiche relative al noleggio auto.
Ad accomunare molte di queste segnalazioni è la modalità di prenotazione: quasi l’80% dei consumatori prenota viaggi, vacanze e biglietti sul web e di questi quasi la metà lo fa attraverso i famosi portali turistici che su internet confrontano prezzi di diverse strutture. Il problema nasce dal fatto che in caso di disservizio, il portale (ad esempio Booking, Edreams o simili) non offre alcun indennizzo al consumatore, dando vita ad un rimpallo di responsabilità tra il sito e la struttura alberghiera (o la compagnia aerea). Senza contare le lamentele sui pagamenti: i consumatori denunciano che spesso il prezzo finale lievita clic dopo clic a seconda del metodo di pagamento o per costi non previsti nella prima schermata.
Numerose lamentele riguardano le case vacanza, una soluzione molto apprezzata dalle famiglie per comodità e risparmio. Non sempre però l’alloggio si rivela all’altezza delle aspettative: talvolta si tratta di piccoli disagi come ritardi nel check-in dell’appartamento, aria condizionata non funzionante e pay tv non compresa, mentre il 18% ei vacanzieri italiani ha denunciato vere e proprie truffe: garage senza finestre spacciati per appartamenti o nei casi peggiori, le case non esistono.
Il problema dei portali che confrontano più offerte si propone anche nel caso dell’autonoleggio: la maggior parte delle segnalazioni sul rent a car sono di consumatori che hanno prenotato l’auto su siti che riuniscono più compagnie e spesso hanno sedi fuori dall’Unione Europea, in molti casi si tratta di broker che pubblicizzano ‘costi civetta’ che servono soltanto ad attrarre gli utenti. Spesso, dunque, si riscontrano problemi nel momento del ritiro dell’auto (perché non risulta la prenotazione ad esempio o perché la prenotazione è stata fatta con una prepagata e per il ritiro è necessaria la carta di credito).
Inoltre, non di rado accade che in caso di incidente o danno, la compagnia di noleggio gonfi la cifra dovuta e, secondo le ultime notizie, neppure affidarsi alle migliori compagnie di auto a noleggio (o a quelle più famose) basta ad escludere questo rischio. Su una delle aziende leader del settore piove un’accusa molto pesante: quella di aver ideato un sistema interno che imponeva ai dipendenti di gonfiare l’importo dei danni auto a noleggio anche fino al 30%. Addirittura, secondo la stampa inglese, sarebbero stati previsti bonus in busta paga per i dipendenti che registravano più auto incidentate. Sembra che ad insospettire gli inquirenti siano state le numerose denunce da parte degli automobilisti anglosassoni.