Sapeva che avrebbe trovato entrambi a quella festa e ha deciso di “regolare i conti”, accoltellando la sua ex che aveva iniziato a frequentare un altro ragazzo, anch’egli raggiunto da diversi fendenti.
E’ successo in provincia di Pordenone, autore delle aggressioni un 20enne, arrestato poco dopo dai carabinieri.
Samuele Da Re, questo il nome del 20enne autore del tentato duplice omicidio.
La vittima, Alessia Fadelli, 19 anni, studentessa del che vive a Vigonovo, è stata trasportata all’ospedale di Udine e non è in pericolo di vita,anche se la prognosi resta riservata.
Tre settimane fa, quando Alessia gli aveva detto che la loro storia non poteva continuare, la minaccia del 20enne fu esplicita: «Te la faccio pagare». Il giovane ha inviato alla sua ex molti altri sms dal contenuto analogo. In uno diceva: «Ho il coltello dalla parte del manico» quasi a volerle suggerire cosa avesse in mente. La giovane aveva ben inteso il pericolo che stava correndo ed aveva confidato al suo nuovo fidanzato di avere paura.
Samuele Da Re, 20 anni, di Caneva, ha tentato di ucciderla al termine di una festa di compleanno all’ex albergo Casa de Gahja in via Anzolet a Budoia. L’ha colpita quattro volte con un coltello a serramanico che aveva in tasca. E ha colpito anche Ludwing Bolzan, coetaneo della 19enne che era insieme a lei e che difendendosi con una sedia è riuscito a parare la coltellata restando ferito soltanto alla coscia.
Alessia, invece, è grave, anche se fuori pericolo. Una ferita di minore entità al polso, le altre tre formano un triangolo tra addome e torace. Il medico rianimatore dell’équipe dell’elisoccorso, che ne ha disposto il trasferimento all’ospedale di Pordenone, inizialmente aveva temuto il peggio. Un fendente, infatti, ha sfiorato il fegato. Un secondo colpo i polmoni. La ragazza è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico: è grave, la sua prognosi è riservata, ma se la caverà con una lunga convalescenza.
Samuele Da Re è stato invece arrestato dai carabinieri della stazione di Polcenigo, guidati dal maresciallo Ezio Bit. «Ho fatto una cazzata – ha detto il 19enne ai militari dell’Arma – parlerò in caserma».