Un’estorsione in piena regola, quella praticata da un parcheggiatore abusivo, uno dei tanti operanti nel napoletano.
Se un tempo era lasciato al libero arbitrio dell’automobilista stabilire quale “tariffa” applicare alla sosta, chiedendo “una cosa a piacere”, attualmente, il modus operandi di chi esercita in maniera illegale la “professione” di parcheggiatore, sta assumendo connotazioni ben più minacciose, austere e perfino violente, nei casi più estremi.
E’ andata male a Roberto Coccia, un 33enne di Pomigliano d’Arco, che svolgeva abusivamente l’attività di parcheggiatore davanti a un parco pubblico che ha estorto a suon di intimidazioni e minacce cinque euro ad un ragazzo che cercava un posto per la sua auto.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, lo ha avvicinato: gli ha chiesto 5 euro, ma il ragazzo non aveva intenzione di pagare e Coccia è passato a parole pesanti: “questa è zona mia! qua comando io! se non mi dai soldi mi prendo la macchina.”
È entrato persino con la testa nell’abitacolo per intimidire il ragazzo o forse per cercare di agguantare del denaro.
Allarmato dalla piega che stava prendendo la situazione, il giovane si è sentito costretto a dargli i 5 euro per evitare guai.
Tuttavia, quel giovane, non ha voluto ingoiare quel rospo, accettando di subire quel ricatto fisico e morale e ha avuto il coraggio di oppporsi, ribellarsi. Ha denunciato quel parcheggiatore e le minacce ricevute, mettendo i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Castello di Cisterna in condizione di far scattare le manette per il 33enne, già noto alle forze dell’ordine, e che adesso dovrà rispondere del reato di estorsione.
Il suo arresto è stato convalidato. Attenderà il processo sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma, tutti i giorni, presso i Carabinieri di Pomigliano.