“Una normale lite in famiglia”: la definiscono così, i residenti in viale Carlo Miranda, la “performance” di un padre violento, finito in manette durante la serata di giovedì 14 settembre a Ponticelli.
Eppure, qualcosa di “anomalo” qualche residente in zona lo ha ravvisato, tant’è vero che ha allertato la polizia per sollecitarne l’intervento e sedare quella lite scoppiata tra le mura di un appartamento in viale Carlo Miranda.
Gli agenti del locale Commissariato, pertanto, a seguito di una segnalazione del centro operativo, circa una lite in famiglia, sono intervenuti. Giunti sul posto, già da strada, i poliziotti avevano modo di ascoltare urla e schiamazzi, provenienti da un appartamento ubicato al primo piano, accertando così che era in corso una violenta lite tra una 19enne ed i suoi genitori.
L’appartamento, infatti, era stato messo a soqquadro ed i mobili danneggiati dal lancio di oggetti. In particolare, il padre della giovane, G.P. pregiudicato di 45anni, inveiva nei confronti della moglie e della figlia. Nel tentativo di sedare gli animi, gli agenti si sono frapposti tra le due donne e l’uomo, impedendogli così di colpire ad entrambe. Il 45enne, non potendo reagire contro la moglie e la figlia, ha iniziato dapprima a minacciare ed insultare gli agenti, per poi scagliarsi contro di loro, colpendoli con calci e pugni.
Con non poche difficoltà, i poliziotti hanno bloccato l’uomo arrestandolo, perché responsabile dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. I due agenti, infatti, sono stati medicati in ospedale, a seguito delle lesioni riportate, stimate guaribili in pochi giorni.
Mamma e figlia, non hanno voluto sporgere denuncia nei confronti del loro congiunto, così come hanno rifiutato le cure mediche. Il pregiudicato, stamane, processato con rito per direttissima, è stato condannato alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., tre volte alla settimana, per un periodo di 6 mesi.