Venerdì 15 settembre, a partire dalle ore 14.30, si riunirà la Terza Sezione del Collegio di Garanzia del Coni, presieduta dal professor Zaccheo, per discutere il ricorso presentato dalla presidente della Napoliboxe, Stefania Esposito, contro la Federazione Pugilistica Italiana in riferimento all’assemblea elettiva nazionale che si è svolta il 25 febbraio scorso.
L’ASD Napoliboxe, assistita dall’avvocato Antonino Pipino, ha presentato un’istanza, a nome di numerosi firmatari, nella quale veniva richiesto il controllo delle schede cartacee unitamente alla verifica del sistema elettronico e se al voto effettivo corrispondessero le deleghe conferite. L’istanza è stata trasmessa dal presidente dell’assemblea alla Federazione e la stessa ha trasmesso il tutto al Tribunale Federale che ha provveduto con la decisione numero 9/2017 concludendo per l’irricevibilità dell’istanza. È stato, quindi, proposto reclamo alla Corte Federale di Appello per l’illegittimità dell’equiparazione effettuata dal Tribunale Federale dell’istanza al ricorso, per l’incompetenza del Tribunale, atteso che sull’istanza avrebbe dovuto essere adottato un provvedimento d’urgenza da essere poi ratificato dall’apposita Commissione di Garanzia, così come da statuto FPI, e, inoltre, è stato posto in evidenza come la certificazione di asseverazione della strumentazione elettronica utilizzata nella votazione fosse assolutamente nulla perché priva della firma del rappresentante legale e mancante delle descrizione dei criteri tecnici. La Corte di Appello Federale ha rigettato il reclamo ritenendo essere stata avanzata una domanda nuova. Avverso quest’ultima decisione la Napoliboxe ha proposto il ricorso al Collegio di Garanzia dello sport.
“Il nostro ricorso punta alla verifica della gestione, da parte della FPI, del sistema elettronico utilizzato nelle scorse elezioni e in funzione ormai da anni, per il quale non sembrano esserci documenti che ne garantiscano il corretto funzionamento – spiega Stefania Esposito -. Siamo molto fiduciosi che ciò che è stato preparato dall’avvocato Pipino sia accolto e si ritorni alle urne, stavolta ipotizzando di adottare il vecchio sistema di votazione, quello manuale, che offre sicuramente maggiori garanzie, soprattutto in casi come quello che si è verificato lo scorso febbraio, nel quale lo scarto per il vincitore è stato di pochi voti su un totale di quasi mille votanti. La nostra denuncia, infatti, è stata presentata a nome di tutti i sostenitori del gruppo di Andrea Locatelli, che rappresentano il 49% dell’elettorato federale”.